Torino, 20 feb. (La Presse) – Il mistero della scatola di ossa trovata il 10 ottobre del 2013 davanti al cimitero monumentale di Torino, in corso Novara, forse è vicino a una soluzione. Sulla scrivania del sostituto procuratore Paolo Scafi è arrivata la relazione della perizia svolta dai consulenti sul contenuto del pacco. C’è un risvolto inquietante, legato alle messe nere. Le ossa e i teschi contenuti infatti sono ricoperti di cera colata. Un segno tipico che fa pensare ai rituali satanici, in cui spesso vengono usate ossa umane per accendere ceri, anche dentro ai crani. Altre ossa inoltre presentano misteriose scritte incise. Altre ancora sono legate tra loro con un filo. Un teschio, poi, risulta ‘spazzolato’, ovvero levigato, usurato, dall’uso di qualcosa di meccanico. Tutte le ossa appartengono ad almeno cinque persone. Due uomini, due donne e un bambino morto in tenerissima età, quando aveva meno di cinque anni. Anche una delle due donne era molto giovane. Ha un’età compresa tra i 15 e i 20 anni. Dei due uomini, uno è un adolescente. L’altro uomo e l’altra donna invece sono di età adulta. Potrebbe essere un’intera famiglia. È molto probabile che qualcuno abbia profanato una tomba di famiglia per poi usare i resti di cadaveri durante le messe nere.
Per questo motivo il pm ha ordinato alla polizia giudiziaria una serie di ricerche da effettuare nei cimiteri e negli ossari di Torino e provincia. Se risultassero furti di tombe, i consulenti potrebbero, dal confronto con i dati dei cadaveri scomparsi con i risultati della consulenza scientifica, risolvere il mistero. La scatola era stata trovata su una panchina in corso Novara. Era avvolta con la carta di una pasticceria di via Lagrange che non esiste più, di cui si ricordano solo le persone anziane, perché è stata chiusa anni fa. Oltre a quella carta, c’è un pezzo di un giornale, dove c’era scritta la cronaca di due delitti avvenuti molto tempo fa a Roma. Sul posto era intervenuta la polizia. Nel torinese, e nel canavese soprattutto, sono stati molti i furti di ossa o gli episodi misteriosi legati al satanismo avvenuti negli ultimi 15 anni. Dopo l’alluvione di Germagnano del Duemila, per esempio, alcuni ladri avevano scoperchiato delle bare e rubato il contenuto. A Chivasso, più o meno in quel periodo, era stato ritrovato un teschio misterioso. Anche in questo caso era chiuso all’interno di uno scatolone, su una tomba di famiglia.
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