Città del Vaticano, 5 feb. (LaPresse) – La Santa Sede “prende atto” delle osservazioni conclusive dell’Onu di Ginevra sulla pedofilia, ribadisce nel contempo il proprio “impegno a difesa dei diritti del fanciullo” ma esprime rincrescimento per il “tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa”.
“Al termine della sua 65esima sessione – si legge nella nota del Vaticano – il Comitato per i Diritti del Fanciullo ha pubblicato le sue Osservazioni Conclusive sugli esaminati Rapporti della Santa Sede e di cinque Stati Parte alla Convenzione sui Diritti del Fanciullo (Congo, Germania, Portogallo, Federazione Russa e Yemen). Secondo le particolari procedure previste per le parti della Convenzione, la Santa Sede prende atto delle Osservazioni Conclusive sui propri Rapporti, le quali saranno sottoposte a minuziosi studi ed esami nel pieno rispetto della Convenzione nei differenti ambiti presentati dal Comitato secondo il diritto e la pratica internazionale come pure tenendo conto del pubblico dibattito interattivo con il Comitato svoltosi il 16 gennaio 2014”.
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