Torino, 5 feb. (LaPresse) – Un negoziante su tre non rilascia lo scontrino. E’ quanto è emerso dall’attività della Guardia di finanza piemontese relativa al 2013. I baschi verdi hanno eseguito 26mila controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. La percentuale di irregolarità è pari al 31,5%. Non solo. Per quanto attiene al lavoro sommerso, sono stati individuati 490 lavoratori in nero e 197 irregolari, impiegati da 262 datori di lavoro. Infine, è pari a 6,5 milioni di euro l’importo delle imposte evase nel corso dei controlli che hanno riguardato il settore delle accise.

Per quanto riguarda le truffe e i danni commessi a danno della cosa pubblica, sono 566 i falsi poveri piemontesi che nel 2013 hanno percepito prestazioni sociali agevolate ottenendo irregolarmente aiuti economici erogati da enti pubblici.

In totale, nel 2013, la lotta all’evasione fiscale, eseguita con verifiche e controlli nei confronti di 6.200 imprese e contribuenti, ha consentito di individuare redditi sottratti a tassazione per 1,6 miliardi di euro, con 163 milioni di Iva evasa. Sono state scoperte in particolare 383 imprese sconosciute al fisco che hanno occultato redditi per 255 milioni di euro ed evaso l’Iva per 50 milioni. I denunciati per reati fiscali sono 750, di cui 21 arrestati, principalmente per aver presentato una dichiarazione fiscale fraudolenta o per non averla presentata affatto, per l?emissione o utilizzo di fatture false oppure per aver occultato o distrutto la contabilità.

Nell’azione di contrasto alle frodi relative a risorse nazionali e comunitarie per il sostegno delle imprese, la Guardia di finanza ha effettuato 350 interventi, scoprendo percezioni indebite di finanziamenti per 18 milioni di euro e denunciando 235 persone, 4 sono state arrestate. Le frodi agli enti previdenziali e assistenziali, ammontano a 1,5 milioni di euro. Ammontano invece a 116 milioni di euro i redditi nascosti al fisco sul fronte dell?evasione fiscale internazionale. I beni sequestrati – di cui molti nascosti all’estero – valgono 51,5 milioni di euro.

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