Roma, 2 gen. (LaPresse) – E’ stato aperto un fascicolo senza indagati e senza notizia di reato sulla scomparsa dei bambini ritrovati ieri in una grotta sul Monte Livata, dalla procura di Tivoli. I piccoli di 4 e 5 anni erano stati lasciati dalla madre il 31 dicembre in circostanze ancora da chiarire. Secondo una prima ricostruzione, la donna, Alexia Canestrari, ha raccontato di aver avuto un problema con l’auto e di aver sistemato i figli in quello che reputava essere un posto sicuro per andare a chiedere aiuto ma poi di essersi persa a sua volta. La famiglia si trovava da alcuni giorni in vacanza e, mentre il compagno, Emanuele Tornaboni, era in pista a sciare, la madre si è allontanata con i bambini. Da allora il suo cellulare era sempre risultato spento, quindi l’uomo aveva lanciato l’allarme.

I fratellini sono ricoverati nei reparti pediatrici del Gemelli di Roma: hanno dormito in stanza di degenza, informa stamane l’ospedale, in compagnia del padre, e il maschietto anche insieme alla mamma. I piccoli pazienti sono giunti nella tarda mattinata del primo gennaio al pronto soccorso del Policlinico universitario romano in buone condizioni generali e da subito sono apparsi sereni e di ottimo umore. Dai controlli effettuati è emerso che la bambina ha riportato una infrazione alla clavicola destra, mentre al fratellino è stato riscontrato lo stesso trauma, ma al metacarpo di una mano.

I due bambini sono stati ritrovati vivi il primo gennaio dopo che la madre, una donna di 36 anni, è stata raggiunta e soccorsa dai carabinieri. Trasportata in ospedale a Subiaco in stato confusionale, la donna ha riferito ai carabinieri di aver lasciato i figli in una grotta. In un primo momento si era quindi temuto il peggio. I bimbi invece sono stati individuati dai carabinieri di Frascati e Subiaco, che hanno coordinato con successo le ricerche, in un impervio anfratto nascosto tra le radure di un bosco. Raggiunti dagli uomini del soccorso alpino e speleologico, i fratellini erano vigili e in buone condizioni, nonostante il gelo. “Un miracolo” per i soccorritori, considerando la temperatura di -10 gradi centigradi.

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