Roma, 29 dic. (LaPresse) – Secondo il Partito animalista europeo e Memento Naturae “dietro il caso Caterina Simonsen” ci sarebbero una serie di interessi che hanno come obiettivo mantenere la sperimentazione su animali e contrastare il metodo Stamina. “Ciò che sta accadendo è una evidente strumentalizzazione della lobby farmaceutica che antepone il profitto alla salute pubblica”, denuncia il Pae. In un lungo comunicato il Pae ricostruisce una presunta rete di enti e persone che avrebbe manovrato la polemica scatenata dalla ragazza di Padova. “E’ per questo – dice il Pae – che la lobby del farmaco connivente con una classe politica corrotta ha voluto condizionare l’opinione pubblica trasmettendo immagini drammatiche sotto il profilo emotivo ma senza alcun supporto scientifico. Quale migliore propaganda di una ragazza affetta da malattia rara immortalata con mascherina ed erogatore d’ossigeno, respiro affannoso mentre contesta il metodo Stamina ringraziando Telethon ed il sacrificio dei topi che la mantengono ancora in vita?”.

“Dietro il caso Caterina Simonsen – recita la nota – c’è Telethon e istituti finanziati dalla Fondazione tra i quali il San Raffaele (istituto di Don Verzè noto alla cronaca per il crack finanziario), nelle sue varie emanazioni (Università, Irccs e Fondazione Monte Tabor) ma anche attraverso la joint-venture Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica”. Il Partito animalista europeo quindi elenca “Monica Bettoni, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità, Rodolfo Lorenzini, direttore del Servizio Biologico e gestione della sperimentazione animale dello stesso Istituto, Gaetana Ferri, direttore generale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’, Roberto Caminiti dipartimento Fisiologia e Farmacologia Università di Roma La Sapienza e responsabile del Sif (Società Italiana Fisiologia) del Sins (Società italiana Neuroscienze) del Fens (Federazione of European Neurosciences Societes), Gianni Dal Negro presidente dell’Associazione Italiana per la scienza degli animali da laboratorio, Massimo Scaccabarozzi presidente Farmindustria, (a marghine delle Audizioni Informali presso la 14° Commissione hanno espresso il loro insindacabile parere favorevole alla vivisezione incondizionata senza le limitazioni contenute nell’ art.14 del disegno di legge n. 3129)”.

Nella lista incriminata, indicata dal Pae ci sono poi “la neo senatrice a vita Elena Cattaneo, l’onorevole Carlo Gionavardi, Maria Antonietta Farina, Coscioni presidente dell’Associazione Luca Coscioni ed altri”. “Tutti – dice il partito animalista – favorevoli alla sperimentazione animale e grandi oppositori del metodo Stamina”. “Questa deprecabile strumentalizzazione – conclude – giunge in un preciso momento per togliere dall’impasse il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che deve esprimersi contro la cura compassionevole del professore Vannoni e in merito al decreto attuativo della legge di delegazione europea 96/2013 di cui ben dieci punti dell’art. 13 (conosciuto come emendamenti Brambilla) sono stati stravolti e affossati dallo stesso ministro”.

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