Brescia, 8 nov. (LaPresse) – Il sindaco leghista di Adro (Brescia), Oscar Lancini, è agli arresti domiciliari. Lancini, arrestato dai carabinieri per reati amministrativi, era diventato noto per aver tappezzato il paese con il ‘Sole delle Alpi’, il simbolo leghista . L’indagine è stata condotta dalla procura della Repubblica di Brescia e dai carabinieri del Nucleo investigativo. Oltre a Lancini sono agli arresti domiciliari anche l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Adro, Giovanna Frusca; il segretario reggente del comune di Adro, Carmelo Bagalà; il responsabile dell’area tecnica del Comune di Adro, Leonardo Rossi; gli imprenditori edili, Alessandro Cadei e Emanuele Casali. I reati contestati, a vario titolo, sono: turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. L’attività investigativa, avviata lo scorso anno, condotta attraverso l’utilizzo di attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, servizi di osservazione e controllo e acquisizione documentale effettuata presso il Comune, ha consentito di provare come gli indagati, a vario titolo, avessero utilizzato crediti che il Comune di Adro vantava nei confronti di imprenditori locali, derivanti da oneri di urbanizzazione e standard qualitativi a scomputo, per finanziare un’opera pubblica, la cosiddetta ‘area feste’ sita in via Indipendenza, dal valore complessivo superiore al milione di euro. I lavori sono stati affidati, per gli investigatori, con “accordi collusivi e mezzi fraudolenti volti ad evitare i previsti bandi di gara, direttamente a imprenditori vicini al Primo cittadino”. Inoltre gli indagati avrebbero attestato falsamente, mediante la verbalizzazione di delibere di Giunta, la completa gratuità ed urgenza della realizzazione dell’opera, in realtà onerosa per l’amministrazione comunale. Infine viene contestato “di aver operato, per mezzo di accordi collusivi, una turbativa d’asta in relazione all’aggiudicazione di un’area comunale, nel frattempo deliberata ed inserita nel patrimonio alienabile dell’amministrazione, in favore di un imprenditore locale”. Nell’ambito della stessa operazione, che vede indagati nel complesso 24 persone, sono state anche notificate 18 informazioni di garanzia ad amministratori pubblici, pubblici funzionari ed imprenditori ed eseguite numerose perquisizioni e sequestri di materiale probatorio.

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