Strasburgo (Fancia), 24 set. (LaPresse) – Lo Stato deve pagare i debiti dei Comuni se questi sono insolventi. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, accogliendo il ricorso di due cittadini italiani, Giovanni De Luca e Ciro Pennino, rispettivamente di 86 e 78 anni. I due anziani vantavano complessivamente crediti per circa 64mila euro dal Comune di Benevento, da quando nel 1993 era andato in dissesto finanziario.

Avevano infatti vinto, Pennino nel 1987 e De Luca nel 1992, una causa contro il Comune. Dopo la dichiarazione di bancarotta, però, era stata nominata una commissione straordinaria per la liquidazione. Organismo sulla quale i due non potevano ottenere, secondo la legge italiana, una ingiunzione al pagamento. Il debito, ricalcolato, era lievitato nel 2005 fino a, rispettivamente, 24mila e 40mila euro circa.

La Corte ha respinto l’argomentazione dell’avvocatura dello Stato secondo la quale la eccezionale circostanza dell’insolvenza dell’ente locale giustificava il fatto che non era stato possibile onorare i debiti. Secondo i giudici, invece, “come organismo dello Stato una autorità locale non può usare le sue difficoltà finanziarie come scusa per non onorare i suoi impegni”.

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