Roma, 11 set. (LaPresse)- Società del settore immobiliare in Toscana e una casa di cura per disabili in Calabria. Sono gli interessi economici legati alla ‘Ndrangheta emersi nell’inchiesta che ha portato all’arresto di cinque persone e al sequestro di beni per 44 milioni di euro. Le attività sarebbero riconducibili a un trentanovenne originario di Gioia Tauro, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso con l’accusa di essere un appartenente alla ‘ndrina dei Mole. Secondo quanto emerso dalle indagini, i suoi interessi economici, inizialmente orientati verso l’acquisizione di una casa di cura per disabili a Gizzeria Lido (Catanzaro), si sono poi spostati verso la Toscana, con la creazione di una holding di controllo di cinque società, tra cui due immobiliari con sede a Montecatini Terme (Pistoia), con cui sono state realizzate villette a schiera ed appartamenti a Buggiano (Pistoia) e Cerreto Guidi (Firenze). Ventinove gli immobili sequestrati, fra cui la casa di cura di Gizzeria Lido e 12 fabbricati residenziali in Toscana. Le indagini patrimoniali hanno permesso di risalire ai flussi economici che, negli anni, hanno portato l’uomo ad accumulare e gestire illecitamente un ingente patrimonio costituito da beni immobili, deposti bancari e società operanti nei settori immobiliare (in Toscana e Calabria) e della gestione di case di cura (Calabria). E’ stato quindi possibile verificare come gli interessi economici, inizialmente orientati verso l’acquisizione di una casa di cura per disabili, nel tempo si siano spostati verso la Toscana, nel tentativo di diversificare e meglio occultare le ingenti disponibilità economiche; a tale scopo veniva creata anche una holding di controllo su 5 società, tra cui 2 immobiliari con sede a Montecatini Terme (PT) con cui sono state realizzate numerose villette a schiera ed appartamenti a Buggiano (PT) e Cerreto Guidi (FI). Le indagini sono state coordinate dalle Dda di Firenze e Reggio Calabria e condotte dai finanzieri di Pistoia, di Firenze e dalla Dia di Reggio Calabria. Il blitz di oggi hanno impegnato anche i finanzieri di Reggio Calabria, Catanzaro e Lamezia Terme e uomini della Dia di Firenze.
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