Torino, 1 ago. (LaPresse) – Si sta organizzando la mobilitazione dei No Tav per bloccare la talpa arrivata ieri al cantiere di Chiomonte. Lo strumento che servirà a perforare la montagna per la costruzione del tunnel geognostico della Maddalena non sarebbe ancora completo. I No Tav si stanno preparando per bloccare – per le strade della Val di Susa – gli altri pezzi del macchinario in arrivo. Il primo appuntamento è per questa sera alle sei a Bruzolo. Qui i No Tav monteranno gazebi, tavoli e sedie per un primo “punto di osservazione”.
“Da una prima assemblea – scrivono su Notav.info – proviamo a costruire insieme una mobilitazione adeguata che sappia affrontare i futuri trasporti dei pezzi meccanici che dovrebbero raggiungere il cantiere per essere assemblati e divenire Talpa Tav”. I No tav precisano anche che “l’appuntamento di oggi non servirà per dare una prima risposta emotiva all’arrivo dei primi pezzi della talpa e non sarà un blocco No Tav. Sarà un momento per organizzarsi al fine di riuscire ad essere presenti quando ci saranno gli altri trasporti”. Resta comunque confermata la “grigliata No tav” già prevista per questa sera alle ore venti all’area Garavella di Chiomonte davanti al cantiere. Domani sera alle 21 invece i No Tav si troveranno al presidio di Venaus per un’assemblea “sull’estate di lotta e il programma del campeggio No Tav”.
I No Tav precisano che: “non bloccheremo le strade che ci servono per muoverci nè bloccheremo l’autostrada senza motivo, ma costruiremo insieme un percorso di mobilitazione per affrontare ciò che ci interessa cioè i passaggi dei convogli che porteranno a Chiomonte i pezzi della talpa”. “Le iniziative e la mobilitazione rivolta ai passaggi dei ‘convogli talpa’ dovranno trovare invece un forte sostegno territoriale valsusino che dovrà fare uno sforzo in più rivolto a questa nuova fase”. “I pezzi che oggi hanno raggiunto il cantiere – precisano – sono solo una minima parte della struttura completa della talpa e molti altri trasporti dovranno ancora essere fatti. I trasporti dei pezzi che compongono la talpa attraverseranno probabilmente tutta la valle di Susa scortati utilizzando l?autostrada da Torino verso Chiomonte”. “Per riuscire ad essere efficaci – è l’appello – e a non ridurre la mobilitazione all?esaurimento in poche giornate servono le energie di tutti. Serviranno informazioni, turni di osservazione, presenza di molte persone ripartita nel tempo e nelle giornate. La lotta contro l’alta velocità Torino Lione non si esaurisce attorno al tema o alla stagione ‘talpa Chiomonte’ ma oggi combattere questa lotta significa per forza di cose confrontarsi con questo argomento e questo problema. Da qui è importante partire per rispondere e resistere a questa inutile e devastante opera. Come per i sondaggi, per Venaus nel 2005, per la Maddalena nel 2012 ci sono battaglie e stagioni, ognuna importante, ognuna centrale, nessuna definitiva, tutte parti di un percorso che ci deve portare alla chiusura dei cantieri e allo stop definitivo di questo spreco”.
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