Napoli, 10 giu. (LaPresse) – “Con Antonio ci conoscevamo dall’infanzia, aveva un negozio che prima di lui gestiva il padre a 400 metri dal Comune. Sono sconvolto, non riesco proprio ad immaginare cosa gli sia passato per la mente”. Così, a LaPresse, il sindaco di Ercolano (Napoli) Vincenzo Strazzullo commenta il suicidio del fioraio Antonio Formicola, che questa mattina si è dato fuoco e poi si è gettato dalla finestra del municipio. “Mi aspettava di solito al Comune e chiacchieravamo – ha aggiunto il sindaco – non aveva nemmeno bisogno di un appuntamento. Sono assolutamente sconvolto, è un momento drammatico per noi. Questa tragedia segna lo stato di disagio che si sta vivendo per la crisi. Intercetto quotidianamente tante richieste che sono sintomo di uno stato di tensione incredibile per la predita di lavoro. Il Comune poco può rispetto a questi eventi. Sono episodi che dovrebbero servire al governo per mettere in campo iniziative per dare aspettative migliori di vita alle persone”.

“Questa mattina – prosegue ancora il primo cittadino – non ero in Municipio ma non mi risulta che sia stato negato un permesso di sosta a Formicola. Si stava lavorando alla richiesta ma mi sembra che chiedeva di togliere uno stallo di sosta davanti al suo negozio e ripristinare il marciapiede per esporre i fiori. In ogni caso se la richiesta gli era stata negate è perché si era rispettata la legge e questo non può assolutamente giustificare un atto del genere”. Sulla tensione tra polizia e commercianti, dopo la morte del fioraio, Strazzullo spiega: “C’è stata una protesta vivace ma civile, non ci sono stati scontri”.

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