Genova, 11 mag. (LaPresse) – “Manca ancora uno dei nostri militari. Ieri è stato trovato il corpo di Cetrola. Ora si sta cercando l’ultimo, rimasto ancora sotto le macerie”, il sergente Gianni Iacoviello. Lo ha spiegato Filippo Marini, portavoce della guardia costiera di Genova, spiegando che sono al lavoro i sommozzatori della guardia costiera, i palombari della marina e i vigili del fuoco. A proposito dell’ipotesi che a provocare l’incidente sia stata un’avaria del motore della Jolly Nero, Marini non si sbilancia: “C’è una inchiesta della guardia costiera per sinistro marittimo e una penale della procura. Si capirà dai documenti della nave e dal Vdr cosa ha provocato l’impatto”.
“Ho partecipato al recupero del corpo” del maresciallo Francesco Cetrola, racconta Leonardo Bianchi, palombaro. “Noi palombari della marina militare italiana – spiega – stiamo cercando di rimuovere tutte le macerie che possono impedire le operazioni. Lavoriamo a mano – spiega -. Abbiamo rimosso il corpo e l’abbiamo portato in superficie”.
L’ipotesi dei soccorritori è che il corpo di Iacoviello si trovi nella stessa area in cui è stato trovato quello di Cetrola. Intanto questo pomeriggio nella capitaneria di porto sarà aperta una camera ardente per le vittime. Oggi sarà riservata ai parenti delle vittime, domani sarà aperta anche al pubblico.
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