Roma, 6 apr. (LaPresse) – Ondata di occupazioni a Roma per protestare contro il caro affitti: i movimenti per la casa entrano in 9 palazzi, prendendo gli spazi per 3mila persone.
“ENTI ACQUISTINO LE 51MILA CASE SFITTE”. La proposta dei movimenti: “Gli enti locali acquistino a prezzo di costo le 51.000 case sfitte sul mercato per risolvere l’emergenza abitativa, si smetta di costruire e si recuperi il dismesso e l’invenduto”.
TUTTE LE OCCUPAZIONI. A Ponte di Nona occupate “le case sfitte di Caltagirone” – spiegano gli attivisti – e a Garbatella ex Asl dismessa. Colpito il patrimonio sfitto dell’Atac con due occupazioni sulla Tiburtina. A San Basilio occupato uno stabile di proprietà del fondo immobiliare del Banca Popolare di Milano, mentre in XI municipio occupati locali prima dell’assessorato alla Casa della Regione Lazio, ora sul mercato con un fondo immobiliare con sede a Lussemburgo. Sull’Appia lo stabile invaso da famiglie in emergenza abitativa è di proprietà dei Cavalieri dell’Ordine di Malta. In via Antonio Musa è nato lo studentato occupato Degage.Tra gli stabili occupati anche quello di un ex studentato vuoto, messo in vendita dalla Provincia a CasalBertone.
“NON CREDIAMO PIU’ ALLE FAVOLE”. “Siamo – spiega il collettivo MushRoom Project in un comunicato – in uno stato di completa ingovernabilità e noi vogliamo creare e soprattutto praticare una rottura con chi crea e approfitta della crisi. Non vogliamo portare avanti una rottura di testimonianza contro la corruzione vogliamo essere noi la testimonianza che una strada si può percorrere ed è quella dell’autorganizzazione autonoma in difesa dei nostri territori, per la riappropriazione delle case, per la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e del lavoro. Oggi studenti, famiglie, migranti, disoccupati o semplicemente uomini e donne che non credono più nelle favole dello stato che ridistribuisce, nello stato del welfare, hanno occupato decine di stabili per ottenere qui e ora una vita migliore. Il mattone che ci siamo ripresi puzza di soldi marci e dato che noi soldi non ne abbiamo e quelli che ci chiedono tramite le tasse se li rubano ce li riprendiamo. Eccoci qui noi choosy! Noi ci riserviamo una vita migliore. E voi?”.
ALEMANNO: “VERGOGNOSE OCCUPAZIONI”. “Oggi i movimenti – commenta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno – con queste vergognose occupazioni, hanno messo in scena le primarie dell’illegalità: un modo assolutamente sbagliato e intollerabile di attirare l’attenzione sull’emergenza casa. Ho chiamato il questore e la settimana prossima lo incontrerò insieme al prefetto per cercare una soluzione a questo problema, ma sempre e comunque nel rispetto delle regole. Bisogna mettere a disposizione tutte le case sfitte ai più bisognosi, ma senza uscire mai dal solco della legalità”.
CORTEO ANCHE A TORINO. A Torino, invece, circa 500 persone oggi hanno sfilato in corteo per le vie di Borgo San Paolo, in solidarietà con i movimenti per la casa del capoluogo piemontese. In una nota lo Sportello diritto alla casa, che fa riferimento al centro sociale Gabrio, spiega: “A chi lotta e resiste non fanno timore gli escamotage di questura e tribunale che, per agire più indisturbati eseguono sfratti a sorpresa, che non fanno paura le forze dell’ordine che entrano in modo del tutto illegale nelle occupazioni, come è accaduto qualche mese fa in due delle occupazioni di quartiere, ma soprattutto che le occupazioni non si toccano, che il diritto alla casa dovrebbe essere garantito e che le amministrazioni locali dovrebbero finalmente misurarsi con il problema dell’abitare”.
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