Varese, 9 mar. (LaPresse) – Un sofisticato sistema di clonazione, ideato da esperti informatici di nazionalità indiana e pakistana, è stato scoperto dalle fiamme gialle di Saronno, in provincia di Varese, a seguito di attività di indagini durate più di un anno. Un broker saronnese accompagnava gli stranieri presso alcuni ristoratori compiacenti che mettevano a disposizione gli apparati pos per consentire al gruppo di clonare la certe di credito. Sette le persone denunciate, di cui uno arrestato. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate costose apparecchiature e migliaia di carte di credito pronte per essere clonate.

Le persone individuate avevano contatti con personaggi molto conosciuti sul territorio. L’operazione è stata chiamata ‘Ultima cena’ in quanto tre soggetti extracomunitari, due indiani ed un pakistano, si recavano in tarda serata presso due ristoranti della zona, accompagnati da B.F., il broker. Dopo che erano andati via gli ultimi clienti, un esperto informatico indiano, tratto in arresto nel mese di giugno, utilizzando i Pos messi a disposizione dai ristoratori, collegava una apparecchiatura informatica e con le carte di credito precedentemente clonate effettuava il pagamento e si faceva dare il contante relativo alla transazione. Scontate le giustificazioni addotte dai ristoratori, che trattenevano per loro e guadagnavano dalla frode il 10% del valore della transazione.

Le indagini hanno consentito di scoprire la base logistica del gruppo in un appartamento di Lissone, locale all’interno del quale, durante la perquisizione effettuata dai finanzieri, sono stati ritrovate le costose apparecchiature utilizzate per clonare oltre a migliaia di carte di credito, numerosi documenti d’identità falsificati. Il giro d’affari illecito accertato fino ad oggi è di circa 20.000 euro sottratti, ma la cifra è destinata a crescere all’esito degli ulteriori accertamenti richiesti alle Società estere gestori delle carte di credito clonate.

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