Cuneo, 18 feb. (LaPresse) – La polizia di Cuneo ha arrestato complessivamente dieci persone responsabili, a vario titolo, dei reati di furto, ricettazione e detenzione illegale di armi da guerra e munizioni. Le indagini hanno permesso di accertare che otto delle persone sottoposte a provvedimento restrittivo derubavano prodotti all’interno di centri commerciali. L’accordo tra i componenti del gruppo, composto da cinque dipendenti infedeli appartenenti a un istituto di vigilanza e tre donne che materialmente commettevano i furti, era quello di prelevare la merce esposta con la certezza di non essere controllate all’uscita. I responsabili dell’antitaccheggio, inoltre, indicavano alle complici il materiale di interesse ricevendo in cambio beni di varia natura tra cui alimentari, alcolici ed oggetti tecnologici.

Nel corso delle perquisizioni effettuate nell’abitazione di una delle donne è stato rinvenuto, oltre ad un’ingentissima quantità di merce, un mitragliatore con silenziatore tipo Uzi, due pistole revolver, provento di furto commesso a Carrara, una pistola semiautomatica, rubata a Torino, munizionamento di vario calibro, caricatori, targhe false e passamontagna. Arrestati anche due uomini di origine campana, a carico di uno dei quali risulta essere stato emesso un mandato di cattura europeo per un reato commesso in Spagna e per il quale è in corso la procedura di estradizione. Sono state avviate le indagini tecniche sulle armi sequestrate al fine di accertare il loro eventuale utilizzo in episodi delittuosi.

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