Lione, 3 dic. (LaPresse) – Tensioni oggi a Lione fuori dalla stazione del Brotteaux tra manifestanti No Tav e polizia durante una manifestazione anti alta velocità, in concomitanza con un vertice tenutosi nella città francese in cui i Governi di Italia e Francia hanno firmato una dichiarazione congiunta con la quale si impegnano a portare avanti le precedenti intese sulla linea ad alta velocità Torino-Lione. L’accordo prevede in particolare che gli esecutivi dei due Paesi confinanti si attivino per sottoporre la ratifica del trattato bilaterale già firmato ai rispettivi Parlamenti.

BILANCIO DELLA GIORNATA – Lunghi controlli alla frontiera, cariche con spray urticanti e una lunga ed estenuante trattativa, terminata in tafferugli, per far uscire 12 bus di No Tav Italiani da una piazza blindata in cui sono stati confinati per ore i manifestanti italiani e francesi. E’ il bilancio della giornata di oggi a Lione, dove gli oppositori alla linea ferroviaria Torino-Lione si sono radunati davanti alla stazione des Brotteaux dalle 11.

ITALIANI E FRANCESI ANTI TAV INSIEME – I francesi sono arrivati per primi, gli italiani li hanno raggiunti solo a metà pomeriggio dopo un viaggio iniziato a Torino e durato otto ore e mezza, per via di due lunghi stop alla frontiera del Frejus e a circa 60 chilometri da Lione dovuti ai controlli della gendarmerie francese. La piazza è stata chiusa con recinzioni alte quattro metri e blindata su tutti i lati per tutta la durata della manifestazione. Non esistevano vie di fuga.

LE PRIME SCINTILLE DELLA PROTESTA – Le prime scintille sono nate quando un gruppo di manifestanti – e c’erano anche anarchici e antagonisti – ha iniziato a battere pietre su una delle grate di acciaio. I poliziotti hanno risposto sparando spray al peperoncino. Poi le tensioni sono aumentate quando i No Tav italiani, saliti sul bus, non riuscivano a uscire dalla piazza perché la gendarmerie non apriva i varchi. “Prima i bus, dietro i manifestanti” l’imperativo della polizia. Ma i No Tav sono rimasti davanti e ai lati dei bus, e sono partite le cariche di alleggerimento, brevi, ma ripetute. Una volta sola sono stati usati i manganelli. I poliziotti sono saliti poi sui bus italiani sia per spingere in fondo nelle ultime file i No Tav che tentavano di convincere gli autisti a non partire, sia per controllare chi ci fosse a bordo. Un agente si è anche messo a guidare.

DUE DIMOSTRANTI SI SONO DENUDATE -Due ragazze francesi hanno sfilato nude davanti al cordone di agenti ma non è servito a farli desistere. “Laissez nous paisser” gridavano tutti. Alla fine, partiti tutti i 12 bus, i poliziotti hanno trattenuto in un angolo della piazza gli ultimi 40 manifestanti rimasti con alcuni giornalisti. E solo l’intervento di una rappresentante dell’ambasciata italiana a Lione ha sbloccato la situazione, anche se tutti sono stati identificati.

Dalla nostra inviata Elisa Sola

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