Roma, 27 ott. (LaPresse) – Niente 15 ottobre. La manifestazione di oggi a Roma, il ‘No Monti Day’ è filata liscia. Nessuno scontro, nonostante le funeste previsioni e nonostante il percorso fosse identico a quello dello scorso anno dove Roma venne messa a ferro e fuoco. Nulla di tutto questo. E il ‘fuoriprogramma’ degli studenti, in realtà, ha creato solo qualche tensione ma nulla di più. Complice una nuova strategia e il servizio d’ordine interno del comitato organizzatore della giornata, il corteo, partito da piazza della Repubblica, ha sfilato in un percorso ‘bonificato’. Rispetto allo scorso anno niente auto parcheggiate e niente cassonetti. Le trecento persone che ‘sorvegliavano’ il corteo hanno garantito il pacifico svolgimento della manifestazione che, alla fine, ha visto in piazza circa 150mila persone. Molte bandiere di Rifondazione comunista, dell’Usb, Fiom e No Tav sventolavano nel corteo ma anche molti striscioni del blocco studentesco, dei vigili del fuoco e dei terremotati dell’Emilia che protestavano per la mancanza di intervento del Governo sui territori colpiti dal sisma. A parte alcune vetrine delle banche prese di mira da vernici e uova, la folla si è mossa compatta dall’inizio alla fine. La presenza delle forze dell’ordine è stata massiccia e discreta. I blindati della polizia bloccavano gli accessi al percorso del corteo, ma nessun mezzo e nessun agente era messo lungo il tragitto. Poi, quando i manifestanti erano arrivati alla mèta, gli studenti hanno iniziato di fatto la loro manifestazione.
Uscendo dal percorso prestabilito, una volta a San Giovanni, il blocco ha preso via Carlo Felice, di fatto dando vita a un corteo selvaggio. Piccoli momenti di tensione, poi tutto si è svolto senza incidenti: anche la paralisi della tangenziale, che ha letteralmente mandato in tilt Roma e fino a sera ha avuto ripercussioni sul traffico. L’unico fatto degno di nota: i lanci di bottiglie e petardi contro le forze dell’ordine quando il corteo si stava però sciogliendo. Alla fine, quindi, nessuna polemica tranne una nota serale della Confcommercio di Roma che annuncia la richiesta di risarcimento per i negozi costretti alla chiusura. Ma, a un colpo d’occhio generale, molte sono state le saracinesche rimaste aperte. Anche quelle lungo il percorso del No Monti Day.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata