Siena, 26 ott. (LaPresse) – “In merito alle notizie pubblicate dalla stampa e con l’obiettivo di fornire ulteriori rassicurazioni, Novartis intende ribadire con forza la piena fiducia in merito alla sicurezza ed efficacia dei propri vaccini influenzali stagionali”. Lo rende noto Novartis Vaccines and Diagnostics. “Nella campagna influenzale attualmente in corso in Europa, i nostri vaccini influenzali stagionali sono stati ampiamente somministrati e non sono stati riportati eventi avversi inattesi”, aggiunge l’azienda. Novartis ribadisce inoltre che “non ha mai messo in commercio il lotto di vaccini per il quale è stato riscontrato un quantitativo di aggregati proteici superiore alla norma. In ogni caso tali aggregati proteici sono un derivato del virus dell’influenza, componente necessario e naturale dei vaccini.
In merito al lotto in questione, trattenuto in quarantena, l’azienda non ha mai inteso nascondere informazioni rilevanti alle autorità sanitarie, ma ha investigato la causa del problema e il suo impatto al fine di presentare alle autorità il necessario documento di valutazione di qualità del prodotto. Novartis continua a collaborare con le autorità italiane per fornire tutta l’ulteriore documentazione richiesta e le informazioni che le autorità riterranno necessarie”.
Intanto sono saliti a sei i Paesi europei che hanno bloccato temporaneamente l’importazione o l’uso dei vaccini antinfluenzali Novartis, dopo che oggi lo ha fatto anche la Francia. Prima di lei il blocco era stato deciso da Austria, Germania, Italia, Spagna e Svizzera.
Il Ministero della Salute ha reso noto che a seguito dell’emanazione del provvedimento di divieto di utilizzo dei vaccini antinfluenzali Novartis, il comando carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) ha provveduto ad acquisire i dati di distribuzione presso la sede senese della società farmaceutica in oggetto e ha avviato, in collaborazione con Fofi e con Federfarma, mirate verifiche dirette a stabilire il numero di dosi cedute dalle farmacie ai propri clienti e il numero di dosi restituite alle farmacie, rispettivamente prima e dopo il blocco disposto dall’Aifa. Attualmente sono in corso verifiche presso i grossisti e presso 1603 farmacie pubbliche, 800 farmacie ospedaliere e 16.012 farmacie private.
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