Torino, 23 ott. (LaPresse) – Eseguiti da parte dei carabinieri di Chivasso e Torino nella notte 22 arresti per ‘ndrangheta tra Torino e in Calabria. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e altro. Sono in corso 40 perquisizioni e l’esecuzione di misure patrimoniali a carico di alcuni dei soggetti arrestati: sequestro di beni mobili e immobili stimati in alcuni milioni di euro. Nel giugno del 2011 a Torino vennero arrestate 150 persone per ‘ndrangheta nella provincia di Torino, nell’ambito della maxioperazione ‘Minotauro’. Le indagini avevano permesso di scoprire che in Piemonte, esattamente come in Lombardia e in Liguria, esiste una rete organizzata di locali (porzioni di territorio individuate dai capi della criminalità organizzata) amministrate da un capo, collegate alla Calabria ma dotate di un’organizzazione autonoma. E che gli ‘ndranghetisti, insieme a politici, lavoravano anche per aggiudicarsi su appalti, imprese, o sostenevano determinati candidati alle elezioni per ottenere favori. A seguito dell’operazione Minotauro sono già state inflitte, con rito abbreviato, 53 condanne e lo scorso 18 ottobre, si poi già aperto il dibattimento ordinario con alla sbarra altri 75 imputati.

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