Roma, 14 ott. (LaPresse) – Crescono i timori sull’intera penisola per l’allerta maltempo, lanciata dalla protezione civile, che domani raggiungerà l’apice. Ad essere più colpiti saranno il centro e il sud Italia. Dopo la tregua di queste ore, un intenso sistema perturbato di origine atlantica raggiungerà, infatti, il nostro Paese. Dalla tarda serata di oggi sono previste precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria, Lombardia e Toscana, in estensione a Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché sulla Sardegna e ai settori occidentali di tutte le regioni del centro-sud, inclusa la Sicilia. L’avviso prevede inoltre venti da forti a burrasca occidentali sulla Sardegna e dai quadranti meridionali su Lazio, Campania, Molise e Puglia.

Lombardia. A preoccupare di più è il fiume Seveso. Il rischio esondazione si farà più concreto dalle 18 di oggi e la fase acuta è prevista da mezzanotte alle 6 di domani mattina. Protezione Civile, Servizio Idrico e Provincia di Milano hanno già attivato lo scolmatore.

Toscana. La sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un’allerta moderata dalle 21 di stasera fino alle 22 di domani. In particolare, sono previsti piogge e forti temporali a partire dalle province di nord-ovest (Massa-Carrara, Lucca, Pisa), in estensione nella mattina di lunedì a tutte le province centro-settentrionali (Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Pistoia, Prato, Firenze) e alle restanti nel pomeriggio. Localmente, si attendono punte di 150-200 millimetri di pioggia sui rilievi e nelle zone soggette ai temporali. Inoltre, i temporali potranno essere associati a colpi di vento e grandinate.

Lazio. Le ultime analisi confermano l’arrivo di una forte ondata di maltempo sulla città di Roma nella giornata di domani, lunedì 15. I fenomeni più significativi sono attesi tra metà pomeriggio e la tarda serata, con quantitativi di pioggia più abbondanti al momento stimati dopo le 20. La protezione civile, Ama, il dipartimento lavori pubblici e volontari stanno lavorando per rialzare gli argini dei canali ad Ostia e sulla Tiburtina e liberare tombini e caditoie. Sorvegliate speciali le aree più critiche: presidi operativi saranno dislocati a Prima Porta, dove è stato già controllato in via preventiva l’impianto di sollevamento, sul Litorale, sulla Tiburtina e a Piana del Sole. In XIII Municipio (via Orazio Vecchi) sarà posizionata la sala operativa mobile della Protezione civile comunale, un centro di comando mobile con impianti satellitari e sistemi di telerilevamento e di monitoraggio. Imponente lo schieramento del personale che interverrà per gestire le criticità: 1.300 le unità operative nella Capitale tra personale della Protezione civile comunale, volontari, operatori Ama, servizio giardini e polizia locale.

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