Caltanissetta, 9 ott. (LaPresse) – Eseguite stamane dalla polizia 42 misure cautelari tra Caltanissetta e nei centri limitrofi, ai danni della famiglia Allegro appartenente a Cosa Nostra che gestiva il racket delle macchinette da gioco. Eseguite nel dettaglio 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 di arresti domiciliari e 21 provvedimenti di interdizione dall’esercizio dell’attività di impresa nei confronti degli esercenti di bar e circoli dove si trovavano posizionate le macchinette elettroniche da gioco, alterate e non collegate con la rete dei Monopoli di Stato.
Tra i 21 arrestati ci sono anche 6 agenti delle forze dell’ordine. Si tratta di due agenti di polizia, un finanziare, un ex finanziere oggi alla polizia giudiziaria, un agente della polizia penitenziaria ed un vigile urbano di Caltanissetta. Altri appartenenti alla gdf ed all’amministrazione civile dell’interno sono stati in pari data raggiunti da una informazione di garanzia e invito a comparire per i medesimi reati di corruzione, concorso in peculato e frode informatica per i quali sono stati tratti in arresto gli appartenenti ai corpi di Polizia, così come alcuni funzionari di banca hanno ricevuto analogo invito a comparire per il reato di riciclaggio, in quanto omettevano sistematicamente le segnalazioni per operazioni sospette, che doverosamente avrebbero dovuto inoltrare tramite i sistemi in dotazione all’istituto di credito, e ciò anche dopo la stessa sede centrale della banca aveva peraltro loro segnalato la anomala movimentazione di contanti sui conti correnti degli indagati, così favorendo la prosecuzione della illecita attività.
Nella presente indagine si è peraltro già proceduto al sequestro dei beni della famiglia Allegro, per un valore complessivo stimato in circa 5 milioni. La polizia in una nota spiega come “gli esiti dell’indagine già raggiunti il 15.3.2011, allorché nel corso di 44 perquisizioni vennero sequestrate oltre 90 macchinette da intrattenimento, modificate in slot machine e videopoker, hanno portato a toccare con mano – dobbiamo dire grande rammarico – il livello di penetrazione raggiunto dagli Allegro e dai suoi correi negli apparati di sicurezza preposti al controllo delle attività di gioco legale”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata