Serravalle Scrivia (Alessandria), 6 ott. (LaPresse) – Al grido di ‘Giù le mani dalla nostra terra’, almeno tremila persone hanno marciato oggi in provincia di Alessandria da Serravalle ad Arquata Scrivia per contestare il progetto del linea ferroviaria ad Alta velocità meglio nota come Terzo valico. La manifestazione, che ha coperto un tragitto di circa 5 chilometri, ha ripercorso in senso inverso lo storico corteo che si tenne nel 2006. Il progetto del Terzo valico dei Giovi prevede la realizzazione di 53 chilometri di linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacita’, di cui 39 in galleria, da Genova a Rivalta Scrivia.
La protesta della popolazione locale si concentra su diversi aspetti. Primo fra tutti la spesa, che dovrebbe ammontare a 115 milioni di euro al chilometro per un totale di 6,2 miliardi di euro. Quindi il rischio ambientale, su cui aleggia il timore, denunciato da comitati e ambientalisti, dell’amianto, nonché di un dissesto idrogeologico e del prosciugamento delle falde acquifere. E poi gli espropri di immobili e terreni, in merito ai quali sono intervenute, al termine della marcia, due donne dal palco che hanno raccontato la propria personale vicenda.
Molti i comitati e le sigle presenti sia liguri che piemontesi, da Legambiente alla Fiom provinciale di Alessandria. C’era anche l’associazione casalese Voci della memoria, in prima linea nella lotta contro Eternit e amianto. E poi il Comitato spontaneo Salviamo Villa Sanguineti, nato per opporsi allo sgombero di una scuola elementare a Trasta, Genova, che sarebbe dovuta essere destinata a sede degli uffici del Cociv, il Consorzio costruttore del tracciato. “A ottobre scorso – spiega Massimiliano Ballone, padre di una degli alunni dell’istituto – si sono presentati nell’edificio, dove stavano partecipando alle lezioni oltre 170 bambini. Noi genitori ci siamo subito riuniti e abbiamo convocato una prima manifestazione per contestare la chiusura. Ora la scuola è aperta, ma noi continuiamo a partecipare e dare il nostro sostegno per una causa giusta”.
Soddisfatti gli organizzatori. “La lotta però non si ferma qui”, commenta Claudio Sanita, del comitato No Tav Terzo valico di Arquata. “Domenica 21 ottobre – prosegue – saremo di nuovo in marcia con una manifestazione in Val Lemme, con partenza da Voltaggio”.
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