Genova, 14 giu. (LaPresse) – Un’azienda informatica genovese, per evadere il fisco aveva spostato la propria sede in Irlanda nel 2006. Gli accertamenti della guardia di finanza di Genova hanno permesso di acclarare che l’impresa aveva spostato solo virtualmente la propria sede in territorio straniero, avendo mantenuto in Italia le reali funzioni gestionali, amministrative e di controllo delle dinamiche operative, nonché l’effettivo centro decisionale dell’azienda. Attraverso la collaborazione del fisco irlandese, si è potuto appurare che la struttura estera non aveva, tenuto conto dei mezzi tecnici e del personale a disposizione, le capacità di svolgere effettivamente un’attività imprenditoriale, limitandosi, in sostanza, a fatturare il risultato dell’attività economica aziendale effettuata in territorio nazionale, sottraendo, così, i relativi proventi alla tassazione in Italia. Il sistema di frode, definito tecnicamente “esterovestizione”, ha portato a segnalare, all’Agenzia delle Entrate, oltre 25 milioni di euro di ricavi sottratti alla tassazione, negli anni dal 2006 al 2010, con la conseguente denuncia di un responsabile all’autorità giudiziaria, per l’omessa presentazione delle dichiarazioni tributarie in Italia.
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