Roma, 29 mag. (LaPresse) – Ci sarebbe “l’apertura di una nuova faglia alla base dei terremoti” che si stanno succedendo in questi giorni nel Nord Italia. Lo afferma ai microfoni di SkyTg24 Gianvito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi (Gng). “Capire lo sciame sismico – ha aggiunto Graziano – è molto difficile. Bisogna leggere le carte. La probabilità che accadesse in quell’area un sisma del genere era piuttosto bassa, visti i precedenti 400 anni di tranquillità”. “La magnitudo del sisma di oggi – ha proseguito il presidente di Gng – che ha avuto un valore di 6, è un dato congruente con le scosse precedenti. Tuttavia ci troviamo continuamente impreparati. Mai dimenticare l’esperienza di un terremoto. Quando le acque si calmano, nei momenti di pace, bisogna ragionare sul problema”. “I paesi più colpiti oggi dal sisma – ha ancora spiegato Graziano – come San Felice sul Panaro non sono stati fatti evacuare perchè, dopo la prima scossa, la probabilità di nuovi terremoti molto forti era bassa. Una scossa di magnitudo 6 in molti altri Paesi del mondo come Giappone e Messico si supera senza problemi ma in Italia, con i nostri centri storici, così non è”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata