Roma, 23 mag. (LaPresse) – Un certificato medico dell’ospedale romano Sandro Pertino certifica che la lesione vertebrale di Stefano Cucchi, il ragazzo morto nell’ottobre del 2009 in ospedale dopo il suo arresto, risale al 25 agosto del 2003, quando il geometra andò in pronto soccorso sostenendo di essere caduto accidentalmente. L’atto, richiesto dalla procura all’ospedale, è stato depositato dai pm di Piazzale Clodio che indagano sulla decesso del 31enne. Durante il ricovero del 2003, i medici scrissero nel referto, che “dai primi accertamenti, a quanto visibile, non si rilevano lesioni osteotraumatiche di data recente”, il che fa supporre agli inquirenti che la lesione sia addirittura precedente. Inoltre per i consulenti di piazzale Clodio, che avevano analizzato le lesioni a livello macro e istologico dopo la morte di Cucchi, il trauma alla L3 è assolutamente sovrapponibile a quello riscontrato nel 2003. L’atto è a disposizione delle parti. Il documento sarà messo a disposizione anche del pool di medici legali milanesi nominati il 9 maggio scorso, dalla terza corte d’Assise di Roma per chiarire le cause della morte. Si tratta di sei periti, tutti i Milano, guidati dal direttore dell’Istituto di Medicina legale, Cristina Cattaneo. I tecnici avranno 70 giorni per rispondere ai quesiti posti dalla Corte. Il 18 luglio prossimo ci sarà l’udienza con i risultati della maxiperizia.
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