Genova, 30 apr. (LaPresse) – Una società di capitali, operante nel settore dell’edilizia, con sede legale nel Tigullio, operante in numerosi cantieri del nord Italia (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), aveva omesso di presentare le dichiarazioni fiscali, ai fini delle imposte sui redditi, dell’Irap e dell’Iva, per gli anni dal 2006 al 2009, diventando, così, evasore totale. Lo ha scoperto la guardia di finanza di Riva Trigoso, nel genovese. La società, con in tutto 40 lavoratori, aveva iniziato l’attività imprenditoriale nel 2005, periodo per il quale aveva presentato le dichiarazioni tributarie, producendo un volume d’affari di 5 milioni di euro. In seguito, però, l’azienda, pur continuando ad operare, non ha più presentato le dichiarazioni fiscali, tranne il modello 770 relativo agli adempimenti in capo al datore di lavoro, quale sostituto d’imposta, per gli stipendi corrisposti al personale dipendente. L’indagine ha permesso di reperire ingente documentazione di natura extracontabile, appunti, agende ed altro, utili a ricostruire il volume d’affari e dei redditi sottratti all’imposizione. Considerando il quadriennio dal 2006 al 2009, è stata quantificata una base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap di 14.611.850 euro, con un’Iva correlata di 1.629.961 euro. I due amministratori che si sono susseguiti nella conduzione della società sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Chiavari per frode fiscale, avendo occultato le scritture e i documenti contabili, e per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali. I finanzieri hanno scoperto, tra l’altro, che uno dei due denunciati gestiva contemporaneamente, come legale rappresentante, altre tre società, attive sempre nel settore edilizio, con sede in provincia di Milano, anche queste evasori totali, per conto delle quali aveva percepito, globalmente, 46 milioni di euro, anche questi interamente sottratti alla tassazione.
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