Milano, 6 apr. (LaPresse) – Ha confessato l’uomo che lunedì a Milano ha avvelenato Luigi Fontana, un farmacista di 64 anni finito in coma. Interrogato dalla squadra mobile, ha spiegato di aver approfittato dei pochi metri che separano la farmacia dal bar poco distante dove era andato a prendere degli aperitivi, per versare del cianuro in uno dei bicchieri. L’uomo, Gianfranco Bona, un imprenditore di 50 anni, ha offerto la bevanda al farmacista, che conosce da tanti anni. Fontana non ha sospettato nulla e ha bevuto. All’origine del gesto, un debito: l’imprenditore doveva al farmacista 270mila euro e non sapeva più come fare.
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