Roma, 6 feb. (LaPresse) – Viveri di prima necessità lanciati dall’elicottero nella piazza di Ripi, in provincia di Frosinone, un camionista di 68 anni trovato morto nella cabina del suo mezzo, incolonnato lungo la superstrada del Liri a causa della neve, strade e scuole chiuse, 40mila persone senza elettricità, senzatetto in difficoltà, temperature anche di venti gradi sotto lo zero. E’ un bilancio che peggiora di ora in ora quello dell’ondata del maltempo che ha colpito la penisola, in particolare al nord e al centro, e che si avvia verso il sud Italia. E mentre sono in migliaia quelli che da giorni devono fare i conti con la mancanza di acqua e di corrente, con le difficoltà di compiere anche i più piccoli spostamenti, con il freddo e la paura di frane e smottamenti, nasce anche la polemica politica, nata tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e la protezione civile nazionale, accusata dal primo cittadino della capitale di non aver previsto l’emergenza e di non avere avuto un ruolo attivo nella gestione delle difficoltà, limitandosi a quello di “passacarte”. Una polemica che ha toccato anche il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, che ha chiesto a tutte le parti di mettere da parte le discussioni di “rimboccarsi le maniche”.
Sul fronte dei disagi la situazione resta molto grave in Ciociaria, dove 23mila persone sono ancora senza corrente, perché molti comuni del Sorano, della Val Comino, e del Frusinate sono isolati. In molti casi non è stato possibile, per i tecnici Enel, raggiungere gli impianti neanche con i mezzi speciali. Il comune di Pescolido, uno dei paesi della Val Comino, a ridosso del parco nazionale d’Abruzzo, è tagliato in due dalla neve. “La metà dei miei abitanti, quindi circa 500 persone – ha detto, raggiunto a un telefono satellitare, il sindaco Giuseppe Cioffi – è irraggiungibile da giovedì sera. Nessuno sa in che condizioni siano. Ci sono donne, bambini e anziani. Con i vigili e ruspe private, abbiamo tentato di sfondare il muro di neve, ma è stato ed è difficile”. Poi, con rabbia, tuona: “La protezione civile mi ha abbandonato. Mi ha detto di arrangiarmi con i mezzi privati e poi li ho visti in tv davanti alla telecamere”.
Situazione difficile anche a Sora, l’unico centro della Ciociaria con un ospedale. E’ da qui che partono i pochi aiuti, alimentari e di emergenza, per tutti i paesi isolati. Ma anche Sora è al collasso. Il sindaco, Ernesto Tersigni, spiega che l’ospedale è in “condizioni disastrose” e molti abitanti “sono quasi assiderati”. E proprio a Sora un uomo di 60 anni, che vive in una zona isolata, colpito da emorragia e da un grave problema cardiaco, si è avviato a piedi, avvolto in una coperta, verso l’ospedale.
Nella capitale, colpita nei giorni scorsi dalla nevicata più abbondante degli ultimi 50 anni, le scuole resteranno chiuse anche domani, mentre il sindaco Alemanno annuncia che la città, nelle prossime 24 ore, “sarà del tutto funzionante”. Chiuse anche le porte dei musei della città e i tribunali e rimandata l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti, che doveva svolgersi oggi. Disagi anche sul fronte dei trasporti. Restano chiusi gli aeroporti di Rimini-San Marino e di Ancona, alcuni tratti stradali in Abruzzo della statale 5 Tiburtina, tra Collarmele e Castelvecchio Subequo, della statale 696 tra Tornimparte e Campofelice. Chiusi poi, tra l’Abruzzo e il Lazio, tratti della statale 690 tra Balsorano e Sora, e tra Marche ed Umbria della statale 73 bis di Bocca Trabaria tra San Giustino Umbro e Lamoli. Chiuse anche alcune strade provinciali delle Marche. Sulle tre strade consolari che si diramano da Roma (Nomentana, Laurentina ed Ardeatina) e su tutte le altre strade provinciali, sino alle 12 di domani, la circolazione è consentita solo agli autoveicoli provvisti di pneumatici invernali o catene a bordo, mentre è vietata a motoveicoli e ciclomotori.
L’allerta neve annunciata per la Campania settentrionale, la Calabria, la Basilicata, la Sicilia e la Puglia, ha già messo in moto la macchina dell’emergenza. La principale arteria che potrebbe essere coinvolta è l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dove è già attivo il piano neve con la deviazione dei mezzi pesanti a lunga percorrenza, e sulla quale, nel caso in cui la situazione meteorologica si inasprisse, potrebbe essere attuato il fermo e lo stoccaggio dei mezzi pesanti in aree di sosta per attendere la regolare ripresa della circolazione.
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