Firenze, 30 gen. (LaPresse) – Ha impiegato quasi una settimana per espellere i 119 ovuli di eroina purissima (pari a 2,09 kg.) che trasportava nel suo intestino un giovane corriere della droga tanzanese (32enne) sbarcato all’aeroporto di Firenze in arrivo da Mombasa (Kenia). Le fiamme gialle fiorentine ed i funzionari doganali di servizio presso l’aeroporto di Firenze-Peretola, dopo aver controllato la lista imbarco passeggeri hanno fermato il tanzanese presso la sala arrivi dell’aeroporto fiorentino per reperire informazioni sul motivo del suo viaggio in Italia, dato anche dal fatto che aveva un visto di ingresso di trenta giorni ed un bagaglio al seguito molto piccolo. Il cittadino africano ha subito mostrato uno stato di agitazione e non ha saputo fornire alcuna giustificazione del suo viaggio in Italia. Portato presso l’Ospedale di Careggi è stato sottoposto ad esami radiografici all’addome da cui sono emersi la presenza di ovuli di droga.

Il corriere sarebbe stato contattato da alcuni suoi connazionali che gli avrebbero proposto il viaggio con lo stupefacente, promettendogli un compenso di 4.000 euro (metà alla partenza e metà all’arrivo). La droga, una volta giunta a destinazione, avrebbe portato al confezionamento di oltre 5.000 dosi che sul mercato avrebbero permesso un guadagno di 200.000 €.

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