Brindisi, 27 gen. (LaPresse) – La polizia di Stato di Brindisi ha eseguito quattro provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il fatto usando l’intimidazione derivante da dei vincoli associativi. L’indagine ha consentito di fare piena luce su un omicidio consumato il 16 giugno 2009 ai danni di un pregiudicato mesagnese che in quel pomeriggio era stato aggredito nella sua abitazione da tre individui che lo avevano colpito ripetutamente al capo e al dorso con un bastone ferendolo a morte. In particolare è emerso come l’omicidio fosse scaturito dal forte risentimento che uno dei capi della criminalità organizzata locale nutriva verso la vittima per motivi personali. Erano stati quindi incaricati tre pregiudicati che avevano materialmente compiuto l’azione. L’omicidio è risultato commesso oltre che con premeditazione anche al fine di agevolare l’attività della frangia mesagnese della Sacra Corona Unita, che con l’omicidio aveva potuto acquisire prestigio e considerazione, poichè la vittima era considerata responsabile di intrattenere relazioni con persone minorenni e per questo doveva essere punita.
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