Roma, 13 dic. (LaPresse) – Sequestro-lampo a Palombara Sabina, alle porte di Roma. Stamattina un ragazzo di 15 anni è stato sequestrato a scopo di estorsione, mentre andava a scuola. I genitori hanno ricevuto una serie di telefonate anonime con cui veniva richiesto il pagamento di un riscatto di 75mila euro per ottenere la liberazione del figlio. L’intervento dei carabinieri ha fatto scattare il blitz. Nel primo pomeriggio è stato organizzato un incontro con gli ignoti sequestratori nel corso del quale il padre avrebbe dovuto consegnare il riscatto richiesto. In quel frangente sono intervenuti i militari che hanno liberato il 15enne e bloccato l’autore del sequestro, un uomo di 44 anni, originario di Palombara Sabina, che era armato di pistola e con il volto travisato da passamontagna.

Sembrerebbe che l’uomo abbia agito da solo spinto dal bisogno di procurarsi denaro per fare fronte ad una precaria condizione economica dovuta a debiti di gioco. Nel corso del sequestro, il minore era stato legato mani e piedi e tenuto segregato in un casolare di campagna. Le indagini che hanno consentito la liberazione del minore sono state coordinate dalla Dda di Roma.

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