Roma, 1 nov. (LaPresse) – Una passeggiata nei cimiteri monumentali e anche il 2 novembre diventa l’occasione per itinerari turistico-culturali: da quello dedicato alle tombe dei personaggi famosi a quello dei loculi più antichi, dal peso storico e artistico.
A Roma, al monumentale Verano, si possono ammirare le tombe maestose delle nobili famiglie della Roma papale, e scoprire che poco più in là c’è l’attore Vittorio Gassman, curiosamente seppellito a pochi passi da Aldo Fabrizi e Alberto Sordi. Nella cappella di Albertone, simbolo del neorealismo cinematografico e della romanità, i fiori non mancano sotto la lapide ‘sor Marché è l’ora…’.
Ma non ci sono solo attori, nel luogo dell’eterno riposo della capitale si può portare un fiore sulla tomba della scrittrice Sibilla Aleramo o del compianto Alcide De Gasperi, casualmente sepolto accanto a Claretta Petacci, l’amante storica del Duce. Ma tra i grandi nomi della storia del cinema italiano, infatti, c’è chi, ancora vivo, scelse per il riposo eterno il piccolo cimitero di Pratica di Mare. E’ il regista di film western per eccellenza, Sergio Leone che, dal 1989, si trova in una tomba monumentale, caratterizzata da quattro maestosi leoni, e dall’epitaffio “C’era una volta, c’é, ci sarà sempre”.
Sempre sul litorale romano, nella splendida San Felice Circeo, è sepolta invece ‘Nannarella’, Anna Magnani. L’attrice romana ha sempre amato molto la cittadina in provincia di Latina, tanto che vi passava non solo le vacanze. Nel 1973, quando il cancro la portò via, l’amico, ex compagno e regista Roberto Rossellini voleva farla seppellire nella tomba di famiglia al Verano. Ma quel piccolo cimitero storico vicino al mare convinse il figlio Luca a farne la dimora eterna dell’attrice. Chi, invece, nei giorni di commemorazione, si trovasse poco lontano da Roma, magari ai Castelli, potrebbe andare a visitare nel piccolo cimitero di Velletri la tomba di Ugo Tognazzi.
Anche l’attore cremonese aveva, in vita, deciso di allontanarsi dalla città e stabilirsi nella campagna veliterna, divenendone un cittadino ‘onorario’ anche dopo morto. E non solo gli attori famosi sono seppelliti alle porte di Roma. Lo statista Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse, è infatti seppellito nel cimitero di Torrita Tiberina.
Il piccolo Comune fuori Roma custodisce gelosamente il suo cimitero che ha come caratteristica l’essere arroccato su una delle più belle colline della Sabina a picco sulle placide anse del fiume Tevere. Il viaggio della commemorazione dei defunti però vale la pena di concluderlo proprio a Roma. Nel più moderno cimitero di Prima Porta, sulla via Flaminia, infatti, dormono due ‘mostri sacri’ della canzone italiana: Renato Carosone e Domenico Modugno. Per i due artisti niente statue, niente lazzi, solo tombe comuni. In fondo, come disse Toto’, di fronte alla morte tutti sono uguali, niente più titoli e onori.
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