Torino, 27 set. (LaPresse) – Condannato oggi a cinque anni dal tribunale di Torino un maresciallo dei carabinieri della compagnia di Susa, in provincia di Torino, Venerando Merlino, per avere nascosto delle banconote false nell’auto di un pregiudicato, Domenico Raccuglia, per inquinare l’esito di una perquisizione. I reati per cui è stato condannato sono perquisizione e arresto illegale, peculato, calunnia, falso, omissione di denuncia e minaccia aggravata.

Assolto il suo collega, il maresciallo Emiliano Saccoman, difeso dall’avvocato Mauro Carena. Il carabiniere condannato aveva una relazione sentimentale con la madre della convivente del pregiudicato. La madre non approvava questa storia, e pensava che il compagno della figlia fosse “un violento”. Così, aveva chiesto al suo fidanzato, il maresciallo, di incastrarlo. Per questo il carabiniere decise di nascondere le banconote nella sua vettura: per farlo condannare per detenzione di denaro falso.

La vicenda era accaduta nel giugno 2008. Raccuglia fu arrestato a San Francesco al Campo, ma da subito aveva ribadito la sua innocenza. Le indagini ordinate dal pm Paolo Toso aveva consentito di svelare la trappola architettata dal maresciallo. Il collegio, presieduto dal giudice Giovanni Cotillo, ha deciso che Merlino dovrà pagare alla vittima una provvisionale di 10mila euro.

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