Torino, 22 set. (LaPresse) – Luciana Littizzetto si è presentata oggi in aula al tribunale di Torino. L’attrice è comparsa davanti al giudice come testimone al processo contro Renzo Rabellino, il politico piemontese che alle scorse regionali aveva presentato alcune liste “farlocche” come “La Lega padana” e “Nadia Cota” per confondere l’elettore e indurlo a pensare che fossero liste che supportavano Roberto Cota, l’attuale presidente della Regione Piemonte. Le liste erano state bloccate dal Tar prima del voto dello scorso marzo, dopo il ricorso presentato dall’avvocato Luca Procacci, che assiste Cota. Rabellino è accusato quindi in questo processo di aver raccolto firme in modo irregolare, “ingannando” anche i passanti.

E tra queste firme, c’è anche quella della Littizzetto. Oggi, davanti al giudice, ha spiegato di non aver mai firmato per Rabellino. “L’unica cosa che ho firmato – ha detto – è una petizione contro il parcheggio alla Gran Madre, presa per sfinimento da un ragazzo che insisteva”. “Tra le firme – spiega l’avvocato Luca Procacci – ci sono quelle anche del fratello di Rita Pavone e del vero segretario della Lega Nord a San Mauro. Per questo ci ervamo insospettiti”.

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