Palermo, 13 set. (LaPresse) – Confiscati dalla guardia di finanza di Palermo ingenti patrimoni per un valore di oltre cinque milioni, riconducibili anche a soggetti ritenuti esponenenti di organizzazioni mafiose. Cinque degli otto soggetti a cui si riferisce il sequestro sono stati infatti condannati o sono destinatari di provvedimenti restrittivi perché appartenenti alle famiglie di Malaspina, San Lorenzo, Brancaccio, Carini e Porta nuova. Fra questi, c’è anche il boss Antonino Lauricella, latitante dal 2005 e arrestato ieri a Palermo dalla squadra mobile e nei cui confronti sono stati confiscati immobili per circa 800mila euro.

Per gli altri tre i provvedimenti sono scattati in quanto soggetti abitualmente dediti a traffici illegali, fra cui estorsione e truffa. Le indagini patrimoniali condotte dalle fiamme gialle del Gico del nucleo di polizia tributaria di Palermo hanno evidenziato una netta sproporzione tra i beni risultati nella effettiva disponibilità dei soggetti ed il loro tenore di vita, rispetto ai redditi dichiarati e alle attività ufficialmente svolte.

I beni complessivamente confiscati comprendono due aziende commerciali di Terrasini e Palermo, operanti nel settore alimentare e dei prodotti della casa, due lussuose villette nel territorio di Carini (Palermo), abusivamente costruite, 18 terreni agricoli situati tra i comuni di Misilmeri e Mezzojuso, sei appartamenti e un magazzino nei quartieri Cruillas, Tribunali, e Palazzo Reale di Palermo, una Mercedes e vari conti correnti.

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