Roma, 25 lug. (LaPresse) – Un militare italiano è morto altri due sono rimasti feriti in Afghanistan. Il fatto è avvenuto a Bala Murghab. Durante un’operazione congiunta tra militari italiani e forze afgane, fa sapere lo stato maggiore della Difesa, nella zona a nord ovest della valle di Bala Murghab, l’unità nella quale erano presenti anche i militari italiani è stata attaccata. Uno dei due feriti è grave, mentre l’altro non è in pericolo di vita.

Il militare ucciso è il primo caporal maggiore David Tobini. Stava partecipando ad una attività congiunta con forze afgane nella valle del Murghab (provincia di Badghis). Tobini, nato a Roma il 23 luglio 1983, era in forza al 183esimo reggimento paracadutisti Nembo di Pistoia.

Dal suo profilo Facebook emerge il ritratto di un giovane che amava i Negrita, Roger Water e i Pink Floyd, ma soprattutto la sua città: Roma. Il caporal maggiore ha frequentato il licea Gaetano De Santis, istituto di Roma Nord. Tra le pagine preferite anche quella sui viaggi: “Vorrei essere norvegese”, si legge in un post di meno di un anno fa. “Qualcuno può darmi indicazioni su quel Paese?”.

L’Afghanistan miete così la terza vittima italiana in un mese, proprio alla vigilia della discussione dei rifinanziamenti delle missioni all’estero, già molto contestata in Senato. Il militare ucciso questa mattina è il terzo nel mese di luglio, uno ogni 10 giorni. Dopo Gaetano Tuccillo, deceduto il 2 luglio, e Roberto Marchini il 12 luglio, il soldato italiano morto oggi, con lui anche un commilitone gravemente ferito, fa di luglio il mese che ha riportato a casa più feretri avvolti nel tricolore. Quella di oggi è la sesta vittima quest’anno, la 41esima dal 2004, della missione in Afghanistan.

Attualmente circa 4.200, il contingente più numeroso di sempre, i militari italiani che partecipano alla missione della Nato Isaf in Afghanistan. Ma maggior parte dei nostri soldati si trova, tranne un centinaio schierati a Kabul nella sede del comando della missione con incarichi di staff, nella regione occidentale del Paese ed è composta da paracadutisti della brigata Folgore, che il 4 aprile scorso, al comando del generale Carmine Masiello, hanno avvicendato gli alpini della ‘Julia’. A Camp Arena di Herat si trova la sede del Comando regionale Ovest di Isaf. Il nostro contingente gestisce quindi un’area molto grande composta dalle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah.

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