Milano, 22 giu. (LaPresse) – Questa mattina i carabinieri del nucleo operativo di Monza hanno arrestato Massimo Gatto, comandante della stazione di Parabiago, nel milanese. L’accusa è di violenza sessuale aggravata e concussione sessuale nei confronti di 7 donne che dal 2004 al gennaio 2011 erano state nella caserma che dirigeva perchè fermate, per un controllo o semplicemente per sporgere denuncia. Durante l’indagine, coordinata dal pm di Milano Cristiana Roveda, però, sono stati riscontrati altri 4 episodi simili, risalenti ala fine degli anni Novanta e ormai prescritti. E si teme che altre donne posano aver subito violenze da parte del maresciallo 47enne.

A dare il via all’indagine, durata circa 6 mesi, è stata la denuncia di una ventenne polacca, molestata mentre si trovava in camera di sicurezza in attesa di giudizio immediato, dopo un arresto per aver tentato di rubare due videogiochi da un supermercato della zona. La ragazza, secondo gli inquirenti, è stata fatta uscire più volte dalla camera di sicurezza dal capo della stazione che in un episodio l’ha obbligata ad alzare la maglietta, toccandole il seno e in un’altra occasione, con la scusa di accompagnarla in bagno, l’ha molestata.

La giovane, dopo esser stata giudicata per direttissima e liberata, in stazione Centrale ha sporto denuncia alla Polfer che ha avvisato i magistrati. “Invito tutte le persone che abbiano subito fatti gravi come questi – ha detto il procuratore aggiunto Pietro Forno, a capo del Dipartimento Fasce Deboli – a sporgere denuncia ai carabinieri di Monza e alla procura della Repubblica di Milano”.

Oltre alla ventenne polacca dalla cui denuncia è partita l’indagine, ci sarebbero anche una prostituta romena, una ex prostituta che si era presentata in caserma per una denuncia, un’altra donna che era andata nella stazione di Parabiago per un problema con la patente, altre due che si erano rivolte al maresciallo per una denuncia e infine una donna che voleva esporre ai carabinieri la sua difficile situazione coniugale. I colleghi del maresciallo 47enne, non escludono anche che ci siano altre vittime che abbiano scelto di non parlare. Da quanto si apprende, l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Enrico Manzi è stato fissato per venerdì mattina nel carcere di San Vittore.

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