Giù le ospedalizzazioni per gli under 19 ma aumentano i casi tra gli under 11

Il rischio di morte per Covid per un no vax è 33 volte superiore rispetto ai vaccinati con booster. E’ quanto emerge dal report esteso pubblicato dell’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia in Italia. L’Iss riferisce che il tasso di mortalità standardizzato per età relativo alla popolazione di età > 12 anni nel periodo 26/11/2021-26/12/2021 per i non vaccinati (52,9 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa 11 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da =120 giorni (4,6 decessi per 100.000 abitanti) e circa 33 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (1,6 decessi per 100.000 abitanti).

Per quanto riguarda le terapie intensive, il tasso standardizzato per età relativo alla popolazione di età > 12 anni nel periodo 03/12/2021-02/01/2022 per i non vaccinati (31,3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) risulta circa ventuno volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da = 120 giorni (1,5 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) e circa 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (0,8 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti).

L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione da Covid invece è pari al 66% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 53% tra i 91 e 120 giorni, e 34,7% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. E’ invece pari al 66,7% nei soggetti vaccinati con booster.

Iss: “Giù ospedalizzazioni under 19 ma aumentano casi under 11”

Sempre da report dell’Istituto superiore di sanità emerge che dall’inizio dell’epidemia al 12 gennaio sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 deceduti.

In crescita nell’ultima settimana, la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare (24% vs 20% rilevato nella settimana precedente), verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all’interno delle strutture scolastiche. Nell’ultima settimana il 13% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 38% nella fascia d’età 5-11 anni, il 48% nella fascia 12-19 anni.

Rallenta la crescita del tasso di incidenza nelle fasce 12-15 e 16-19 anni, mentre risultano in aumento i casi diagnosticati per 100.000 abitanti nella fascia 5-11 anni e nei bambini sotto i 5 anni. Sebbene il dato non sia ancora da considerarsi come consolidato, nell’ultima settimana sembra rilevabile una diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni.

 

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