Il rapper affida la sua riflessione a un video sui social

“Cari politici, capirete di avere a che fare non solo con soggetti goffi e svalvolati ma con dei terroristi che si stanno radicalizzando ogni giorno di più online, solo quando sarà troppo tardi e a quel punto a pagare, spero, ci saranno le persone che dal Parlamento stanno facendo il tifo e proteggono questi anti-italiani”. È uno dei passaggi più significativi dello sfogo affidato a un video pubblicato su Instagram da J-Ax, rapper e produttore discografico testimonial della campagna vaccinale, finito del mirino di alcuni no-vax, soprattutto nei gruppi telegram. “Sui giornali sono usciti gli screenshot delle minacce nei miei confronti, prese da gruppi Telegram dei negazionisti del Covid”, inizia il video pubblicato dall’artista. “Sono vere e proprie fatua di gente che dice e cito ‘vuole cercarmi, bastonarmi, investirmi e riempirmi di botte'”. 

 
 
 
 
 
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I negazionisti “sono anti-italiani perché più spazio hanno e più rallenteranno il rilancio del nostro Paese. Io quando penso ai negazionisti, penso alle persone coi negozi chiusi, ai ristoranti costretti ad abbassare per sempre la serranda. Penso alle migliaia di operai del mondo dello spettacolo a casa da due anni. Insomma, penso agli italiani normali, che sono il sale della terra del nostro Paese”. Così J-Ax, rapper e produttore discografico testimonial della campagna vaccinale, in uno sfogo affidato al suo profilo Instagram dove risponde alle minacce ricevute dai no-vax in alcune chat di negazionisti. “Chiunque abbia amore per l’Italia, dovrebbe combattere chi vuole la sua distruzione e i negazionisti vogliono distruggere gli italiani e l’Italia”, afferma l’artista.J-Ax entra poi nel merito delle offese ricevute: “Tutto questo è nato perché in un’intervista ho detto che chiunque abbia vissuto in maniera pesante -e a me e mia moglie è successo- il Covid, investirebbe per la frustrazione, in auto, chi è così sciocco da negare l’esistenza di ciò che ti ha fatto così tanto male, così tanto soffrire. Chiunque munito di pollice opponibile capirebbe che si tratta di un’iperbole comica per descrivere la frustrazione provata contro chi riesce a negare un’evidenza che ha ucciso 5 milioni di persone nel mondo e non una minaccia così campata in aria”.

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