La procura di Genova ha incaricato i Nas di reperire la documentazione e le cartelle cliniche oltre all'anamnesi relativa al vaccino

Acquisite le cartelle cliniche, proseguono gli accertamenti sul caso della ragazza di 18 anni, Camilla Canepa, deceduta ieri a Genova dopo aver accusato una trombosi, a pochi giorni dalla somministrazione volontaria del vaccino Astrazeneca.
La procura di Genova ha incaricato i Nas di reperire la documentazione e le cartelle cliniche oltre all’anamnesi relativa al vaccino. Da quanto si apprende, nell’anamnesi patologica remota stilata nel primo ospedale di arrivo della ragazza, a Lavagna, erano riportate la presenza di una cisti ovarica e di una piastrinopenia autoimmune familiare; dell’anamnesi farmacologica invece risultava che la paziente assumeva una terapia ormonale con due farmaci, uno a base di estrogeni e l’altro a base di progestinici.

Per la prossima settimana sono stati convocati due docenti di Pavia, Luca Tajana e Franco Piovella, che probabilmente già martedì si occuperanno di eseguire l’autopsia. La famiglia della giovane aveva dato l’autorizzazione all’espianto degli organi, effettuato in mattinata: cinque gli organi donati che potranno salvare altrettante vite.

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