Semaforo verde da sabato 15 maggio: basterà presentare un tampone negativo, dimostrare di essere vaccinati o di essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi

L’Italia prova la sua prima ripartenza nel turismo in epoca Covid. Da sabato 15 maggio, infatti, sparirà la mini quarantena per le persone provenienti dai Paesi europei, Gran Bretagna e Israele. Per entrare nel nostro Paese i turisti dovranno semplicemente rispettare le stesse regole in vigore per gli spostamenti verso regioni non gialle. Basterà quindi presentare un tampone negativo, dimostrare di essere vaccinati o di essere guariti dal Covid negli ultimi sei mesi per evitare la quarantena di 14 giorni, vero e proprio freno per la rinascita del comparto alle porte dell’estate.

La nuova strategia arriva dopo un tavolo operativo organizzato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e dal ministro della salute Roberto Speranza. L’obiettivo del governo, secondo quanto si apprende, è quello di riaprire a tutti i Paesi stranieri che hanno raggiunto un livello alto di vaccinazione. Per questo si lavora alla definizione di un parametro al di sopra del quale tutti gli stranieri possano venire in Italia.

E gli Usa? Verranno potenziati i voli covid free, ed entro la metà di giugno l’obiettivo è quello di riaprire eliminando la quarantena anche per i turisti provenienti dagli Usa, e applicando sempre lo stesso criterio (tampone, vaccino o Covid). “Il turismo è una chiave importante della ripartenza dell’Italia, e dobbiamo pianificare bene l’estate, affinché salute, economia e lavoro non vengano messi in pericolo”, spiega su Facebook Di Maio, che rilancia: “Stiamo provvedendo ad organizzare dei voli covid free anche per Dubai, dove da ottobre partirà EXPO. Continuiamo a lavorare sodo per riaprire in sicurezza”.

In questo quadro assume un ruolo strategico il Green pass europeo, che sarà utile per i viaggi, e riporterà informazioni relative a prove di vaccinazione, di un test negativo o di avere superato il Covid-19. “Abbiamo chiesto con molta enfasi che Commissione ed Europarlamento procedano con la massima rapidità al certificato verde, per avere un modello europeo su cui confrontarsi per la misure turistiche”, ha spiegato da Porto il premier Mario Draghi, ben consapevole che il turismo sarà decisivo per il rimbalzo del Pil italiano nel secondo semestre 2021.

Lo stesso ex presidente della Bce ha lanciato un appello deciso affinché si abbia un modello comunitario unico, “perché se ogni Paese ha il suo certificato, attua misure diverse per quanto riguarda il turismo ci sarà una gran confusione”. La replica da Bruxelles arriva subito dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che non nasconde il suo ottimismo: “Il lavoro legale e tecnico per il ‘certificato verde’ è sulla buona strada affinché il sistema sia operativo a giugno”.

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