In Germania primato di immunizzati: oltre 1,1 milioni di dosi somministrate in 24 ore

La Francia si avvicina alla riapertura delle attività dopo la pesante ondata di Covid-19 che ha colpito il Paese e messo sotto pressione gli ospedali. Il presidente Emmanuel Macron, che venerdì parlerà alla nazione sullo stato della pandemia, ha annunciato alla stampa locale un piano a tappe per la ripartenza. La prima data è quella del 19 maggio, quando nel Paese potranno riaprire tutti i negozi e il coprifuoco verrà posticipato alle 21. Nello stesso giorno via libera anche a musei, cinema e luoghi dello spettacolo e della cultura, pesantemente colpiti dalla pandemia. La seconda tappa è quella del 9 giugno quando ripartiranno anche palestre, mostre e fiere. Dal 30 giugno verrà invece definitivamente revocato il coprifuoco. La riapertura sarà “graduale” ha spiegato il capo di Stato.

Sul fronte delle vaccinazioni, la Germania ha registrato un record di immunizzati con oltre 1,1 milioni di dosi somministrate nell’arco di 24 ore. Il ministro della Salute Jens Spahn ha inoltre aperto alla possibilità di estendere la campagna a bambini e adolescenti di età superiore ai 12 anni in estate se il vaccino BioNTech/Pfizer riceverà il via libera dall’Ema.

Intanto l’Ue procede nella messa a punto del certificato Covid-19 che aiuterà la libera circolazione dei cittadini europei in vista delle vacanze estive. Il Parlamento europeo ha approvato la proposta legislativa sul pass che potrà essere in formato cartaceo o digitale e attesterà che una persona sia stata vaccinata, sia guarita dal Covid-19 o sia risultata negativa al test. Il certificato “rimetterà in moto l’Ue”, ha detto la commissaria alla Salute Stella Kyriakides. In conferenza stampa il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer ha chiarito che gli Stati membri resteranno comunque liberi di imporre quarantena e test anche per chi è in possesso del pass ma che dovranno notificare la decisione a Bruxelles e motivarla.

Intanto in India la pandemia continua ad infuriare. Nelle ultime 24 ore il Paese ha registrato un nuovo record con 375mila contagi confermati e 3.645 decessi. L’impennata di casi è stata attribuita alle varianti, ai raduni di massa come manifestazioni politiche e religiose, al mancato rispetto delle restrizioni. Nel Paese sono cominciati ad arrivare gli aiuti dall’estero anche se, secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, Nuova Delhi ha rifiutato l’assistenza offerta dall’Onu. “Una delle cose che abbiamo fatto è stata offrire l’assistenza della nostra filiera integrata se fosse stato richiesto. Ci è stato detto che a questo punto non è necessario perché l’India ha un sistema ragionevolmente robusto per gestire la situazione. Ma la nostra offerta resta in piedi e vogliamo aiutare in qualunque modo possiamo”, ha detto la portavoce del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, Farhan Haq. Ieri gli Usa hanno inviato la prima spedizione, e altre arriveranno da Italia, Francia, Germania, Irlanda e Australia.

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