Il caso del vaccino anglo-svedese

Non bastasse il caos nazionale, su AstraZeneca emerge oggi anche un caso tutto lombardo, con dati molto diversi sul rifiuto del siero anglo-svedese da parte dei cittadini. A lanciare l’allarme sul no ad AstraZeneca, che starebbe diventando “importante” con una percentuale intorno al 15% – per altro in crescita – è il direttore generale al Welfare, Giovanni Pavesi, rispondendo in mattinata alle domande dei consiglieri regionali della commissione Sanità al Pirellone.

Il dato sarebbe allarmante in una regione che già ha faticato ad ingranare anche solo con le prenotazioni, con il portale di Aria Spa sostituito con Poste mentre era già in corso la vaccinazione degli over 80. Tempo poche ore e dall’assessorato arriva una smentita secca. “Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino”, dichiara la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, in una nota chiarendo come nei centri vaccinali lombardi “non siano in crescita i rifiuti di farsi somministrare AstraZeneca, quanto piuttosto preoccupazioni ed esigenze di avere maggiori informazioni”.

Nessun ‘allarme rinunce’ in Lombardia dunque per AstraZeneca – conclude Morattiperché a oggi è meno del 5%” la percentuale “dei cittadini che” avrebbero dovuto essere vaccinati con questo siero “a rifiutare effettivamente la somministrazione”. Immediato l’attacco delle opposizioni, con il capodelegazione del Pd in Regione Lombardia in commissione Sanità, Samuele Astuti, che parla di “ennesima confusione nell’informazione, che non può che creare ulteriore incertezza nei cittadini”. “Confusione, caos e disorganizzazione rappresentano anche oggi l’unico modello che i vertici regionali in grado di proporre”, aggiunge il capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Pirelli, Massimo De Rosa.

Intanto, i numeri sembrano indicare lo sblocco dello stallo che per mesi ha frenato la campagna vaccinale in regione. “Domenica scorsa abbiamo terminato di vaccinare 625.000 over 80, ora manca solo una parte degli ultraottantenni domiciliari”, assicura la vicepresidente. Altro dato rassicurante, sottolinea ancora Moratti, è la percentuale degli over 70 che si è prenotato: “Sul totale di 995mila cittadini, al momento hanno prenotato la vaccinazione in 704.267, pari al 71% del totale. Da lunedì 12 aprile, in soli due giorni, ne abbiamo vaccinati più di 60mila”.

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