Il coordinatore del Cts: "Maggior parte delle trombosi in donne sotto 60 anni"

In base all’analisi dei dati sulla mortalità, che colpisce soprattutto vittime nella fascia di età anziana, l’ipotesi è quella di “raccomandare l’uso preferenziale” dei vaccini Astrazeneca per i cittadini “oltre i 60 anni”. Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, prendendo la parola all’incontro tra governo, Regioni, Anci e Upi. Locatelli ha anche spiegato che “non ci sono elementi per scoraggiare” l’uso per la seconda dose.

In una successiva conferenza stampa Locatelli ha spiegato che “la maggior parte degli eventi trombotici è avvenuta nei 14 giorni dopo la somministrazione dei vaccini, solo dopo 1/a dose”.  Il coordinatore del Cts ha sottolineato che il maggior caso di trombosi è avvenuto tra donne under 60.  “L’Ema ha valutato nuovi dati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici. Il nesso di causalità, seppur non dimostrato definitivamente, è dichiarato come plausibile” ha aggiunto Locatelli che ha poi ribadito: “Con il ministro abbiamo deciso di stabilire la raccomandazione per l’uso preferenziale di Astrazeneca nei soggetti oltre i 60 anni di età”.

Magrini: Parlare di casi rari difficile, ma no a paura

“Parlare di eventi rari è molto difficile, si genera paura che non deve essere tale. In Inghilterra hanno vaccinato più di 18 milioni di persone”. Così in conferenza stampa il direttore generale Aifa, Nicola Magrini. “Ci saranno altri studi ma garantiamo per Astrazeneca massima trasparenza e condivisione” ha aggiunto.

Rezza: Può essere somministrato a chiunque dai 18 anni in su

“Naturalmente AstraZeneca è un vaccino che può essere somministrato a chiunque dai 18 anni in su, noi diamo solo un’indicazione preferenziale per una fascia di popolazione over 60”. Lo dice in conferenza stampa il Dg della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata