Fermate le vaccinazioni da un giorno all'altro alla Fondazione Sacra Famiglia

La coperta dei vaccini in Lombardia – alle prese con zone rosse, arancioni rinforzate e boom di contagi – diventa sempre più corta. Così alla Fondazione Sacra Famiglia si fermano da un giorno all’altro le somministrazioni per disabili gravi e gravissimi nelle tre strutture gestite dalla onlus a Cesano Boscone, Inzago e Settimo, nel Milanese.

A lanciare l’allarme per primo è stato il sindaco di Cesano, Simone Negri, che ospita la sede centrale della onlus, con una rsa e una rsd. “Solo ieri la Sacra Famiglia di Cesano Boscone ha subìto una brusca interruzione nella vaccinazione senza alcuna spiegazione né riprogrammazione da parte degli uffici di Ats. Tutto questo è inaccettabile – precisa il primo cittadino – Abbiamo già visto cosa è in grado di fare il virus in strutture socio-assistenziali di quelle dimensioni, non possiamo tollerare che vengano tolte dosi di vaccini ai disabili gravi e gravissimi”.

A confermare lo stop, è la stessa onlus tramite il dg Paolo Pigni. “Nella giornata di martedì 23 febbraio le autorità sanitarie hanno comunicato a Fondazione Sacra Famiglia la sospensione della fornitura dei vaccini. Ho mandato una lettera ai familiari dei nostri assistiti per avvisare che i vaccini che dovevano arrivare sono stati sospesi senza altra comunicazione”, spiega il direttore generale. “Mi auguro che la sospensione sia breve. So che le istituzioni, con cui siamo in contatto, stanno facendo il meglio possibile in questa difficile situazione e ho piena fiducia in loro”, ribadisce contattato al telefono da LaPresse.

“Nessuna brusca interruzione e certamente nessun disabile grave lasciato senza vaccinazione”, replica in una nota la direzione generale Welfare della Regione, che parla di un “rallentamento e una dilazione nei tempi” delle somministrazioni nei territori non in fascia rossa o arancione rinforzata. A quelle zone infatti sono ora destinate prioritariamente le dosi per cercare di arginare i contagi e la presenza delle varianti.

La situazione però non piace alle opposizioni che attaccano.”Lo considererei proprio un brutto autogol di Regione Lombardia perché dobbiamo perseguire la strategia di proteggere per primi i fragili, i più deboli. È assolutamente un errore togliere i vaccini alle Rsa e alle Rsd”, chiosa Carlo Borghetti, vicepresidente dem del Consiglio regionale.

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