Ma la casa farmaceutica precisa: "Le date di consegna, la frequenza e il volume possono subire alterazioni dovute ai processi di produzione e alle tempistiche dei processi di controllo qualità"

“Per quanto riguarda l’Italia, questa settimana supereremo 1,5 milioni di dosi consegnate e abbiamo l’obiettivo di superare i 5 milioni di dosi per la fine di marzo“. Così la casa farmaceutica di vaccino anti-covid AstraZeneca in una nota, in cui chiarisce che “il contratto con la Commissione europea  è stato siglato in agosto del 2020 e in quel momento non era possibile fare una stima precisa delle dosi, che dipende dalla produttività degli impianti di produzione di un vaccino ad alta complessità biologica che non era stato mai prodotto”.

“A questa complessità – prosegue la nota – si è aggiunta una produttività inferiore alle previsioni nello stabilimento destinato alla produzione europea e per questo non siamo ancora in grado di fornire previsioni dettagliate per il secondo trimestre. In ogni caso AstraZeneca conferma che lavora con l’obiettivo di essere in linea con quanto indicato nel contratto. Prevediamo infatti che circa la metà delle dosi previste provengano dalla catena di approvvigionamento europea nella quale stiamo continuando a lavorare per aumentarne la produttività. Il resto proverrà dalla nostra rete di approvvigionamento internazionale con l’obiettivo di consegnare all’Italia più di 20 milioni di dosi“.

Poi però la precisazione: “Le date di consegna, la frequenza e il volume possono subire alterazioni dovute ai processi di produzione e alle tempistiche dei processi di controllo qualità”, afferma AstraZeneca pur sottolineando che “così come annunciato la settimana scorsa, stiamo continuamente aggiornando il nostro programma di consegna e informando la Commissione europea e il Commissario Arcuri su base settimanale dei nostri piani per portare più dosi di vaccino in Europa nel più breve tempo possibile”.

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