Il ministro Speranza: "Oggi un anno da Codogno. Investire nel sistema sanitario per ringraziare medici e infermieri"
Nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2020 l’Italia scoprì il suo ‘paziente 1’, Mattia, il primo caso diagnosticato di contagio da Covid-19. Il coronavirus, prima, sembrava cosa lontana, circoscritta al distretto di Wuhan. Si bloccavano i voli in arrivo dalla Cina, convinti di poter bloccare così anche la diffusione di un virus che ancora non faceva tanta paura. In pochissime settimane, zone rosse, lockdown, tamponi, dati, mascherine, gel, distanziamento sociale, Dpcm sono entrati nella vita quotidiana degli italiani. Per rimanerci un anno intero.
In prima linea, in questa epidemia, i medici e il personale ospedaliero: tra loro più di 320 hanno perso la vita a causa del coronavirus.
Nel giorno dell’anniversario – che è anche Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontaria – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parla della pandemia e ricorda le vittime: “Il nostro sistema sanitario nazionale, pur tra le tante difficoltà, sta fronteggiando una prova senza precedenti e si dimostra più che mai un patrimonio da preservare e su cui investire, a tutela dell’intera collettività”, scrive il Capo dello Stato in un messaggio inviato al presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ricordando poi le vittime tra i camici bianchi. “Fin dall’inizio della diffusione del virus, il personale sanitario si è dimostrato all’altezza di una minaccia di così vasta portata, impegnandosi al meglio, con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di evitare che l’epidemia precipitasse in una catastrofe irreversibile. È stato un impegno contrassegnato da difficoltà e sofferenze: moltissimi operatori hanno contratto il virus e tante sono le vittime che abbiamo dovuto piangere tra medici e infermieri. Soprattutto a loro va dedicata questa Giornata. Per queste ragioni rivolgo, a nome di tutti gli Italiani, un saluto riconoscente a tutto il personale sanitario ed esprimo commossa vicinanza ai familiari dei caduti per la salvaguardia della salute di tutti noi”.
Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “Oggi, un anno dopo i primi casi di Codogno, è la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato. Investire sul Servizio Sanitario Nazionale è il modo migliore di dire grazie a chi ogni giorno si prende cura di noi“. Il ministro lo ha scritto su Facebook.
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