Nonostante i dati incoraggianti, silegge nel report, l'epidemia "resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile
Secondo la bozza del report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, “nel periodo tra il 06 gennaio e il 19 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75- 0,98), in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l’uno” e in generale negli ultimi 14 giorni “si continua a osservare una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale”: il valore riportato nella bozza dell’Iss è di 289,35 casi ogni 100mila abitanti, rispetto al 339,34 del periodo 4-17 gennaio.
Complessivamente, in Italia “una sola Regione ha una classificazione di rischio alto, dieci hanno un rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso”. La regione con classificazione complessiva del rischio alta è l’Umbria. Rischio moderato per Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Trento, Puglia e Toscana mentre per la provincia autonoma di Bolzano la classificazione è moderata contro alto rischio di progressione. Classificazione bassa le altre ragioni, ma con alto rischio di progressione per il Molise.
Anche la situazione delle terapie intensive sembra essere sotto controllo: sono otto, contro le dodici della scorsa settimana, le regioni italiane che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica del 30%. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è del 28%. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.487 (19/01/2021) a 2.372 (26/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 22.699 (19/01/2021) a 21.355 (26/01/2021). “Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive”, precisa l’Iss.
Nonostante i dati incoraggianti, silegge nel report, l’epidemia “resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.
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