Vienna ha annunciato test a tappeto, prima su alcuni gruppi professionali, poi a base regionale, infine sull'intera popolazione
Il Nord Europa si prepara al primo Natale dell’era Covid. E se i Paesi scandinavi possono puntare su un numero esiguo di contagi, tali da permettere un avvio semi-normale della stagione invernale, lo stesso non vale per Svizzera, Austria e Francia, ancora in lockdown. Seppur prevedendo deboli aperture in vista delle festività, gli Stati non hanno ancora sciolto il nodo dello sci. Sciare o non sciare con il coronavirus? Al momento l’unico Paese dell’arco alpino in cui è già possibile solcare le piste è la Svizzera: sono 10 le località che hanno aperto gli impianti, tra cui Verbier, Crans Montana, Andermatt, Davos e Zermatt. Resta al palo la vicinissima Cervinia, scenario, un mese fa, di immagini che hanno fatto tremare il governo italiano (con tanto di lunghe code per prendere seggiovie e skilift e assembramenti in biglietteria) e ora ferma dal 24 ottobre per un Dpcm del premier Conte.
In tal senso, Roma vorrebbe trovare una linea comune con i vicini paesi alpini su una possibile chiusura delle piste nel periodo natalizio. L’obiettivo è vietare le vacanze sulla neve a livello europeo e prevenire la diffusione dell’epidemia. Anche per evitare che si crei ‘concorrenza’ tra le zone alpine o discriminazioni: al momento gli italiani non sono benvenuti sulle piste svizzere dato che la Lombardia e altre aree di Italia sono ancora considerate ‘rosse’, dunque non è consentito a chi vi abita recarsi in Svizzera se non per reali necessità.
Al contrario, l’Austria intende sfruttare proprio la stagione sciistica per cercare di salvare il settore turistico e l’economia generale, già duramente piegata da settimane di lockdown e di coprifuoco. Per questo, il governo di Vienna ha annunciato nel fine settimana uno screening massa, come quello dello scorso fine settimana in Alto Adige. Dal 5 dicembre, infatti, saranno effettuati test a tappeto, prima su alcuni gruppi professionali, poi a base regionale, infine sull’intera popolazione. Il tutto, però, ha tenuto a precisare il cancelliere federale Sebastian Kurz, su base volontaria.
In Francia, invece, sarà presa una decisione “entro i prossimi dieci giorni”. Il governo di Emmanuel Macron ha precisato che la questione dell’apertura o della chiusura delle stazioni sciistiche “non è ancora stata decisa, le due opzioni sono ancora allo studio viste le incertezze sull’evoluzione della situazione sanitaria”.
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