Uno dei tre giudici ha rinunciato all'incarico
Un tribunale argentino la deciso l’annullamento del processo sulle cause della morte della leggenda del calcio Diego Armando Maradona.
Il processo vedeva imputati sette professionisti sanitari, accusati di negligenza nella morte del campione argentino. La decisione rappresenta l’ultimo, drammatico sviluppo in un processo che ha attirato l’attenzione del Paese e del mondo del calcio per oltre due mesi.
Una giudice si è ritirata: cosa è successo
Il colpo di scena è arrivato dopo che uno dei tre giudici ha rinunciato al proprio incarico in seguito alle polemiche sulla sua partecipazione a un documentario in preparazione sulla vicenda.
Julieta Makintach si è ritirata dal tribunale di San Isidro che sta conducendo il processo dopo che il pubblico ministero ha mostrato filmati di un documentario che copre i momenti immediatamente successivi alla morte della leggenda del calcio nel 2020 fino all’inizio del processo, avvenuto più di due mesi fa, in cui la giudice appare come uno dei personaggi principali.
Gli altri giudici devono decidere come procedere
In seguito alle dimissioni di Makintach, saranno gli altri due giudici a dover decidere come procedere con il caso. Il processo è stato sospeso per una settimana dopo che il pubblico ministero Patricio Ferrari ha chiesto al tribunale di esaminare il ruolo di Makintach nel presunto permesso di fare riprese per il documentario durante il processo. Leopoldo Luque, il medico curante principale di Maradona al momento della sua morte e uno degli imputati principali, aveva chiesto la rimozione della giudice Makintach dal processo. L’avvocato di Luque, Julio Rivas, ha dichiarato di essere stato contattato dalla BBC per un’intervista, in quanto stavano realizzando un documentario sul processo.
Le testimonianze dei figli del campione
Recentemente avevano testimoniato in aula alcuni dei figli del campione argentino, tra i quali Dalma e Giannina, denunciando gravi carenze nelle cure date al padre nei giorni precedenti la morte, avvenuta il 25 novembre 2020.
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