L'attaccante viola vittima di attacchi sui social dopo la partita contro l'Inter a San Siro

Insulti razzisti all’indirizzo dell’attaccante della Fiorentina Moise Kean al termine della partita tra la squadra viola e l’Inter, recupero di Serie A che si è giocata ieri sera a San Siro. Lo ha fatto sapere lo stesso centravanti della Fiorentina e della Nazionale pubblicando attraverso delle stories pubblicate sul proprio profilo Instagram gli insulti ricevuti e commentando con la frase “Ancora, nel 2025…” accompagnata da emoticon raffiguranti una persona che vomita.

Insulti razzisti a Kean, la denuncia della Fiorentina

Il giocatore ha pubblicato nelle storie anche i nomi degli utenti che lo hanno insultato con frasi come “scimmia negra” o “non ci sono negri italiani”. Nella notte la Fiorentina ha diramato una nota nella quale esprime vicinanza a Kean informando inoltre che “tutte le persone autrici di tali gesti sono state segnalate alle autorità competenti”. 

Inter su insulti razzisti: “Al fianco di Kean e della Fiorentina”

“Per i valori che contraddistinguono la nostra storia, siamo da sempre contro ogni forma di discriminazione. Ci schieriamo quindi a fianco di Moise Kean e della Fiorentina nel condannare gli attacchi di cui è stato vittima l’attaccante viola”. Così l’Inter sul proprio account X. 

Abodi: “Contro razzismo fabbrica dell’educazione sia sempre aperta”

“La fabbrica dell’educazione non deve chiudere mai, deve rimanere sempre aperta. Io accompagno mio figlio la domenica a vedere le sue partite e i genitori dalle tribune all’arbitro dicono qualunque cosa. A volte devo intervenire. E mi sento anche un po’ a disagio perché sentir dire a un ragazzo, magari di 18-19 anni che dedica la sua domenica mattina per far giocare gli altri, ‘venduto’ ‘ma che t’hanno dato’ e insulti di altro genere nei confronti suoi e della sua famiglia, da una parte fa allargare le braccia, dall’altra ci si domanda, ‘ma questo anno che la Treccani dedica al rispetto, ma davvero basta un anno per insegnarlo. Non credo”. Così il ministro dello Sport Andrea Abodi, ospite ad ‘Agorà’ su Rai3, parlando del fenomeno del razzismo. “È una fabbrica che deve lavorare su più piani, il primo è quello dell’intervento, poi vanno contrastati i leoni da tastiera. Quello che è stato scritto a Kean merita di essere sottolineato, più che dei leoni da tastiera sono dei vigliacchi ignoranti che si nascondo ma che non si nascondono del tutto e si può trovare una maniera affinché il web non diventi terra di nessuno. E poi la scuola, E’ un lavoro incessante che maestri e insegnanti devono cercare di fare. Non sempre le famiglie svolgono il ruolo educativo”, ha spiegato. 

Balotelli, Thuram, Leao e Boateng si schierano dalla parte di Kean

Tanti ovviamente anche i messaggi di solidarietà inviati a Kean dai suoi colleghi. “È italiano, è nero ed il mio fratellino! Siamo fieri di te noi italiani e africani veri“, ha scritto Mario Balotelli. Marcus Thuram ha ricordato a tutti che Kean è il “Chosen 1“, richiamando il titolo dell’album musicale pubblicato dal centravanti viola. Anche Rafael Leao e Jerome Boateng hanno deciso di schierarsi pubblicamente dalla sua parte.

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